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Da “IL bambino perduto e ritrovato” . Favole per far pace col bambino che siamo stati. Alba Marcoli – Oscar Saggi Mondatori Ed. 1999
Recensione a cura di Luisa Barbieri
Lettera ad una paziente sulla perfezione
Alla ricerca della Bellezza assoluta
“Ciò che è arrivato alla perfezione muore.”
(Robert Browning, Old Pictures in Florence)
Un giorno il vento trasportò lontano il seme di un fiore di campagna e lo depose vicino ad un vivaio pieno di fiori coltivati, perfetti, piantati per essere ammirati e comprati, tutti uguali e con i petali perfettamente identici.
Il terreno era buono, il clima ottimo e dal seme spuntò presto una piantina. Quando fu abbastanza grande, si guardò intorno e si disse: “Come sono piccola e brutta rispetto a quei fiori dal portamento così nobile! E come sono piene di imperfezioni anche le piantine che mi circondano! Voglio fare amicizia solo con i fiori perfetti!”.
E così cercò di parlare con loro e ogni giorno gli mandava dei messaggi col vento, ma i fiori perfetti non rispondevano mai: avevano troppi pensieri a occuparsi di sé per poterne avere anche per un fiore di campagna così diverso e poco appariscente. Ma la nostra piantina ne soffrì moltissimo e ne fu tanto umiliata che invece di seguire il suo progetto, che era di quello di essere un bel fiore spontaneo e vigoroso, decise di diventare un fiore coltivato, come quelli che vedeva da lontano nel vivaio e che non volevano essere suoi amici.
“Devo essere perfetta” si disse allora. “Non devo sbagliare proprio in nulla!”. E si mise alla ricerca della perfezione, pretendendo sempre di più da sé e dal mondo che la circondava. Ma per fare questo dovette amputare tutti i suoi germogli più vigorosi, come aveva visto fare al potatore con i fiori coltivati, che per poter essere venduti dovevano essere tutti uguali e senza anima, altrimenti l'anima li avrebbe resi unici e diversi.
E così, giorno dopo giorno, la piantina cercò di imitare sempre di più i fiori dal portamento nobile e tutte le sue energie erano dedicate a questo sforzo.
Ma amputa oggi, amputa domani, alla fine si ritrovò senza più rami. Si guardò intorno e vide le altre piantine del prato: erano tutte cariche di rami, di foglie, di fiori, di frutti. Le farfalle vi si posavano, le api andavano e venivano col loro carico di nettare, il vento scivolava scherzoso facendole ondeggiare nella brezza.
“Ma qui c'è la vita!” si disse all'improvviso con grande sorpresa. “Ognuno è contento di essere sé stesso insieme agli altri!”.
La piantina ebbe una stretta al cuore e guardò i suoi rami più vigorosi che giacevano a terra secchi da quando lei li aveva amputati. Guardò le altre piantine del campo che la circondavano e le vide come erano, nessuna perfetta, ma tutte diverse l'una dall'altra. Ognuna era unica perché aveva un'anima, unica anche lei, che bisbigliava nel vento raccontando la sua storia e quelle della terra nel corso del tempo e nessuna era uguale ad un'altra.
Allora una lacrima scese silenziosa lungo il suo stelo: si fermò nel punto dove c'era una vecchia ferita da ramo amputato e da lì a poco a poco spuntò un nuovo germoglio.
La piantina lo guardò felice: da quel giorno ne ebbe molta cura e ritornò ad essere un fiore spontaneo e ad amare il prato che la circondava, carico di vita, sempre uguale e sempre diversa, come è sempre successo, da che mondo è mondo, dall'inizio degli inizi di tutti i cicli del tempo.
La perfezione ……….. la perfezione ……. l'obiettivo supremo per sentirsi adeguati in questo mondo intransigente, esigente ……….. così “perfetto” da non sembrare vero …. da non essere vero ……………
I modelli ……….. così perfetti ……così compiuti, eccellenti, così scevri da difetti, da mancanze ………….. da non sembrare veri ………… da non essere veri ………
Gli esseri viventi così imperfetti …… inadeguati ….. mancanti di tutto o parte di ciò che loro conviene …….. colpa, peccato, errore, diversità, verità …….. questo li caratterizza!!
Sull'altare di quel perfezionismo noi……. poveri esseri umani rischiamo di sacrificare l'essenza stessa della nostra quotidianità: il tempo e la qualità delle relazioni, l'ascolto, la tutela del nostro spazio del silenzio, la curiosità e l'interesse per la diversità.
Trasformiamo la diversità in un mostro da tenere lontano, da evitare………. invece che viverla come la più grande ricchezza di cui si possa godere.
L'esigenza di perfezionismo indotta dal contesto sociale malato nel quale siamo costretti a vivere ci allontana dalla realtà, ci spinge a manipolarla per cercare di adattarla a schemi e/o modelli imposti dall'esterno che nulla o poco hanno a che fare con le esigenze interne ………… ma che con esse vengono confuse.
La lotta tra le esigenze vere e quelle fittizie si esprime nel disagio, nel senso costante di inadeguatezza nel quale versiamo ……….. ci proponiamo obiettivi che non ci appartengono e, proprio perché a noi estranei, impossibili da raggiungere, quindi devastanti, fallimentari, rinforzanti il vissuto di inabilità personale.
La svalutazione di quello che in realtà siamo ci rinforza nella ricerca del valore in un'immagine costruita “in laboratorio”, eccezionale, perfetta …………….. dimenticando che la perfezione sta nell'imperfezione più assoluta e nella conseguente accettazione di tale imperfezione.
Abbandoniamo l'ascolto dei nostri bisogni, li confondiamo, li crediamo sbagliati perché non sintonici a quelli imposti dal sociale ……… noi siamo sbagliati!
Cerchiamo di interiorizzare ciò che non ci appartiene, crediamo che la forza sia espressa da quell'immagine ………… ma quell'immagine è falsa, priva di vita, costruita ………… senza errori, quindi morta ………. La vitalità stessa è sbaglio, è rischio …… questa è la forza!
Non rimane più posto dentro di noi per la vita…….. quella vera, reale …….. “quella dell'incerto e del fallibile, quella dei mari d'erba in cui ogni filo è diverso dall'altro, eppure contribuisce a formare un tutto armonioso ed ordinato; quello della folla in cui ogni persona è un universo a sé, unico ed irripetibile, ma contribuisce a costruire i mille volti dell'umanità; quello dello scorrere del tempo sui visi degli uomini e delle donne, in cui ogni ruga racconta qualcosa e fa l'unicità dell'espressione e della vita racchiusa in quel viso”.
Il terreno del perfezionismo è quello dei fiori perfetti, uguali, potati regolarmente sempre e comunque allo stesso modo ……… da una mano estranea che si pone come obiettivo solamente la loro morte ………….. raccolti in un bel mazzo avvolto dal cellofan e decorati con un bel fiocco rosso …………
Il terreno della vita è quello dei fiori spontanei, adesi alle loro radici ………. “potati” dalla forza della Natura …………….. colorati dal Sole, dalla Luna, dalla Pioggia, dal Vento …………. dalle forme irregolari, scolpiti dal vento e dal battito d'ali degli insetti che trasportano la loro essenza nel tentativo di rinnovare la Vita …………… non sono raccolti in mazzi, non sono avvolti nel cellofan, non hanno decorazioni di raso ……….. sono loro stessi le decorazioni ……….. sono diversi gli uni dagli altri ………. Sono belli ? sono brutti? …………sicuramente sono unici, irripetibili, sempre diversi, imperfetti ……….. come la Vita!
Vengono selezionati dalla Natura stessa seguendo le leggi dell'evoluzione, dell'adattamento ………. sono frutto di errori e ne sono una meravigliosa testimonianza ………………… SONO VERI!!!! ………. Hanno un'anima che li caratterizza e la mostrano con dignità e orgoglio ……. non hanno paura di non essere scelti da una mano che li sradichi dalle loro radici, volgono il loro capo verso il Sole e sembrano sorridere felici quando le gocce di pioggia si adagiano sui loro petali per dissetarli, danzano al ritmo del vento che sparge i loro semi tutto intorno per perpetuare la Vita ……… “ognuno è contento di essere sé stesso insieme agli altri!”.
Carissima P. tu mi chiedi che cos'è il carisma, come si può acquisire fascino ?
Io penso che il carisma, il fascino altro non sia che espressione dell'anima …….. espressione di sé, nel bene e nel male ………. è un dare parte di sé al mondo con il quale interagiamo, è il possedere il nostro piccolo mondo …………. è un credere di potere e di voler dare …….. il mondo altro non può fare che …….. ascoltarci ……… è un aprirsi per assorbire, per filtrare, per scegliere, per arricchirci ………….. e dare sempre di più ………. e sempre più noi stessi.
Come possiamo anche solo pensare di dare noi stessi se siamo ingabbiati in un'immagine fasulla, statica, pietrificata ………. morta ????
Il mondo non riesce ad amarci ……… per amare qualcosa o qualcuno devi prima di tutto sentirlo vitale, in evoluzione, aperto e disponibile al cambiamento …….. il cambiamento è vita!
Fermati e osserva il ramo di un albero: ogni giorno che passa avrà sempre foglie diverse, non sarà mai uguale a sé stesso …….. il solo modo che ha per vivere è cambiare ………………. le sue foglie ingialliranno, moriranno, cadranno, si accumuleranno ai suoi piedi, verranno trascinate dal vento, marciranno per arricchire le sue stesse radici …….. rispunteranno nuove gemme, cresceranno, cambieranno colore sino a morire di nuovo ………….. noi siamo come quelle foglie, se vogliamo essere vivi.
La vita è fatta di fasi, di momenti …….. non si può negare l'essenza stessa della vita pietrificandoci in un archetipo mortifero!
Lo so, lo so ……. il cambiamento fa paura, la transitorietà fa paura, ma …….. nel momento stesso in cui leggerai queste mie parole sarai già cambiata, come lo sarò io ……. non ne avrai avuto percezione, perché il cambiamento è così …….. si mostra solamente quando è già avvenuto!
Tu stai vivendo una grande sofferenza: la paura di affrontare il mondo, la paura di non esserne in grado ………. ma il mondo ti appartiene e tu appartieni al mondo …… tu sei il mondo ………… tuffati con la consapevolezza di sapermi lì sotto ad accoglierti con le braccia spalancate e tanta voglia di mostrarti quello che i tuoi occhi e il tuo cuore non vogliono e/o non possono vedere!
Utilizza tutta questa sofferenza per raccogliere i frutti che dentro di te sono già pronti a germogliare ……. Fidati di me ……. come la pianta si fida delle forze della Natura che con la sapienza e l'esperienza dell'evoluzione distacca i rami deboli, rinforza quelli potenti, le porta il nutrimento, la riscalda coi forti raggi del Sole, la rinfresca con le ali del Vento!
Forse stai pensando a quanto io mi stia proponendo in maniera presuntuosa …….. paragonarmi alla Natura! ………… ma io so dove sono i tuoi germogli …….. facciamoli fiorire: tu ci metti la vitalità, la fiducia ed io la “presuntuosa” fede e l'esperienza!
Credimi ………… non è poi tanto difficile lasciarsi andare alla fiducia ……… la fiducia in qualcuno ci riempie, ci tranquillizza, ci fa anche un pochino riposare ……….. e tu sei tanto stanca!!
Non avere paura di fare fiorire quella Donna che c'è in te …….. io sono convinta che ti piacerà parecchio e ne andrai orgogliosa ……. la mostrerai al mondo sicura di essere accettata ………. Camminerai lontano e farai le tue conquiste fidandoti dei tuoi errori, dei tuoi tentennamenti, delle tue imperfezioni che altro non rappresenteranno che …………………. Le tue meravigliose caratteristiche.
Conoscerai l'Amore, imparerai ad amare ………… sentirai che il tuo paniere ogni giorno si arricchirà di vita ………. lo trasporterai con l'entusiasmo di chi finalmente si rende conto di essere vivo!!
Luisa Barbieri

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