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associazione medica a carattere socio-sanitario destinata alla cura e alla prevenzione dei DISTURBI di RELAZIONE,
attraverso un programma clinico di reintegrazione del soggetto portatore di disagio

 

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Il senso della giustizia
venerdì 25 maggio 2007 alle ore 20.30
c/o SALA ARENGO
Comune di Zola Predosa (Bo)
L'Assoc. Medica N.A.Di.R. – gruppo N.A.Di.R. informa - e l'Assoc. tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 in collaborazione con Arcoiris Tv e Articolo 21 – con il Patrocinio del Comune di Zola Predosa (Bo) Regione Emilia Romagna e Provincia di Bologna
propongono
un convegno informativo-partecipativo destinato a tutta la cittadinanza ad affrontare il tema della GIUSTIZIA teso a costruire una cultura basata sul rispetto delle regole democratiche, in quanto non possiamo non soffermaci a riflettere quanto pregnanti nella vita di tutti noi siano il rispetto della dignità della persona e l'uguaglianza di fronte alla legge – valori fondanti della nostra Costituzione - in un contesto sociale ove sembra dominare, invece, la cultura corporativa basata su furbizia e privilegio.

 

 

Relatori:
•  Paolo Bolognesi – Presidente l'Assoc. tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
•  Gherardo Colomboex Magistrato
•  Libero MancusoAssessore Comune Bologna Area: Affari generali e istituzionali, Quartieri, area metropolitana e cittadinanza – ex Magistrato
Moderatore:
•  Giorgio Santelli – Direttore Articolo 21 - Consulente RAI SAT
 
Pur nel rammarico susseguente alla decisione del Dott. Gherardo Colombo di lasciare la Magistratura, esprimiamo profonda ammirazione nei suoi confronti e grande rispetto per la decisione che ha coscientemente avanzato. Ci permettiamo di comunicare l'estrema sintonia di obiettivi che le nostre organizzazioni tentano di portare avanti in relazione alle dichiarazioni del Dott. Colombo. In particolare facciamo riferimento ad alcuni punti:
•  Innanzi tutto il rendersi conto di vivere in un'Italia dominata dal “ricatto” quale frutto dei compromessi degli ultimi 20 anni della Repubblica, dal clientelismo coartativo e svilente l'impegno che tanti cittadini di buona volontà, in sintonia con l'etica che sostiene il rispetto delle regole, portano avanti al di là dei consensi corporativi e degli intrallazzi partitico-politico-religiosi
•  L'impegno stesso che il Dott. Colombo ha deciso di assumersi, ossia il bisogno che percepisce come emergente di parlare soprattutto ai giovani spiegando loro il senso della giustizia, in quanto , secondo lui, “ affinché la giurisdizione funzioni, è necessario esista una condivisa cultura generale di rispetto delle regole . Percepiamo tale impegno quale obiettivo comune in quanto, pur lavorando in ambiti differenti del sociale (medico, informativo), un minimo comune denominatore tra le nostre organizzazioni è sicuramente rappresentato dal bisogno, che nasce dall'esperienza professionale di ognuno di noi, di formare individui in grado di scegliere liberamente dando loro gli strumenti cognitivi affinché la stessa assunzione di responsabilità, che nasce dalla possibilità di scegliere, li svincoli da uno status di “libertà condizionata”
•  Bisogna dare due cose: metodo e informazione ” - “ A questo punto della vita mi sono convinto che può esistere giustizia funzionante soltanto se esiste un pensiero collettivo che in primo luogo individui il senso della giustizia nel rispetto degli altri… Si tratta di confrontarsi con i fondamenti della nostra Costituzione, il riconoscimento e la tutela dei diritti fondamentali e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge
•  L'interesse e il tentativo di messa in opera di una serie di comportamenti eticamente adeguati per definizione ci allontana dalle lobby dalle quali da tempo abbiamo preso le distanze in virtù dell'immane rispetto per la legalità e l'osservanza dell'etica sociale che ci caratterizza. Il cercare di superare i privilegi che rappresentano, purtroppo, il substrato generalizzato del nostro sociale, l'osservanza del principio “il servizio che vi offriamo è uguale per tutti , sia che si tratti di legge, come di sanità, come di informazione”, pur rientrando nella salvaguardia generalizzata dei diritti, ha un duro prezzo da pagare. Le nostre organizzazioni da anni tentano di sopravvivere sventolando la bandiera dell'indipendenza che, gioco forza, altro non può che essere sostenuta da saldissime regole che poggiano sul concetto di etica sociale, proprio per evitare atteggiamenti anarcoidi poco costruttivi tenendo fede al principio di democrazia, secondo l'etimologia stessa, quale forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che elegge a rappresentarlo
•  A sostegno della decisione di impegno educativo-formativo che il Dott. Colombo ha assunto, operante al di fuori delle strutture istituzionali, a sostegno del suo credo nella voglia di rispettare le regole da parte della maggioranza dei cittadini, noi ci sentiamo rinforzati nell'impegno che già abbiamo assunto nel momento stesso in cui abbiamo fondato gli organismi che rappresentiamo. Lo stesso Kant ci ha insegnato che quando è impossibile svolgere il proprio compito senza confliggere con la propria coscienza c'è una sola strada: dimettersi da ruoli “forzosi”. Diviene a questo punto obbligatorio assumersi la piena responsabilità nello svolgere le professioni all'insegna dell'indipendenza, ossia del rispetto del binomio libertà-uguaglianza che tende ad osservare quella linea di confine oltre la quale si rischia di invadere l'altro. Tale rispetto non diviene più adempimento di un obbligo, ma chiara manifestazione di una convinzione radicata che, quindi, non soffre nessun timore di ritorsione, proprio perché fuori da ogni circuito di “ricatto”
Siamo convinti che ogni individuo che abbia scelto il ruolo di educatore, usando questo termine a largo raggio interpretativo, ad un certo punto della sua vita possa o forse debba rendersi conto dell'importanza che tale ruolo riveste in ambito sociale, conseguentemente debba esporsi in maniera adeguata nel rispetto delle regole etiche. Lo sforzo di medici, psicologi, giornalisti, uomini di legge è orientato proprio a rendere giustizia ascoltando le voci della gente con umiltà. Il ruolo dell'educatore dovrebbe essere animato dal desiderio di creare una comunità sociale competente, autocritica e quindi costruttiva in tutta trasparenza. È auspicabile che tale comunità, sostenuta dalla meritocrazia, sicuramente non dal privilegio, sia capace di sostenere i conflitti indispensabili al suo buon funzionamento.
Luisa Barbieri
Responsabile attività scientifiche N.A.Di.R.
Conferenza stampa
N.A.Di.R. informa: lunedì 21 maggio c/o Palazzo D'Accursio si è svolta conferenza stampa a presentazione del Convegno 'IL SENSO DELLA GIUSTIZIA' organizzato da: Associazione Medica N.A.Di.R. e l'Associazione tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 in collaborazione con Arcoiris Tv e Articolo 21 con il Patrocinio di: Comune di Zola Predosa (Bo), Regione Emilia Romagna e Provincia di Bologna.

 
 
 
 
Il senso della giustizia
Venerdì 25 maggio 2007 c/o SALA ARENGO – Comune di Zola Predosa (Bo)
N.A.Di.R. informa: L'Assoc. Medico N.A.Di.R . e l' Assoc. tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 in collaborazione con Arcoiris Tv e Articolo 21 – con il Patrocinio del Comune di Zola Predosa (Bo) Regione Emilia Romagna e Provincia di Bologna hanno presentato un convegno informativo-partecipativo destinato a tutta la cittadinanza ad affrontare il tema della GIUSTIZIA aprendo un confronto con gli ex magistrati Colombo e Mancuso . Un tema tanto difficile da affrontare, quanto importante da considerare in virtù dell'auspicata possibilità di tentare tutti insieme di costruire una cultura basata sul rispetto delle regole democratiche sollecitando la società civile a prenderne coscienza assumendosi la responsabilità di acquisire le abilità adeguate affinchè la nostra civiltà possa davvero vantare il rispetto della dignità della persona e l'uguaglianza di fronte alla legge – valori fondanti della nostra Costituzione - in un contesto sociale ove sembra dominare, invece, la cultura corporativa basata su furbizia e privilegio.
Interventi:
Gherardo Colombo - ex Magistrato
Libero Mancuso - Assessore Comune Bologna Area: Affari generali e istituzionali, Quartieri, area metropolitana e cittadinanza – ex Magistrato
Paolo Bolognesi - Presidente l'Assoc. tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
Moderatore:
Giorgio Santelli - Direttore Articolo 21 - Consulente RAI SAT
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