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XX SETTEMBRE: COSA SONO QUESTE VIE E PIAZZE SCONOSCIUTE?
a cura di Marco Lamberti
Una mattina mi son svegliato ispirato e non ho fatto o bella ciao. Per fortuna.
Sono andato in Piazza XX settembre alle 9 di domenica mattina e profittando un po' della mia funzione di avvocato, ho provato a chiedere ai passanti cosa significava quella data.
50 domande, 50 boh.
Mi è andata un po' meglio con alcuni studenti, ma solo quelli più storicamente preparati.
La breccia di Porta Pia e l'ingresso in Roma delle truppe garibaldine.
Eppure anche ogni paesucolo di campagna ha la brava sua via o piazza che si chiama XX settembre.
Ma nessuno sa cos'è. Nessuno dei maestri e professori ha spiegato il significato.
E allora proviamoci con poche parole.
Dopo aver ingaggiato dure battaglie con le truppe pontificie, passando per Mentana, le truppe garibaldine, fortemente aiutate da contadini e lavoratori dello Stato Pontificio, che si estendeva dall'Emilia al Lazio e che erano stufi dal barbaro potere del Papa Re e dei suoi cardinali, fecero breccia a Porta Pia in tale data del 1870 per poi discendere sulla Piazza Vaticana e al Quirinale. Roma finalmente libera. Liberata dall'oscurantismo del cesaropapismo.
Seguirono purtroppo episodi beceri. I massoni gettarono diversi cardinali in Tevere, la popolazione romana insorse, dando luogo a gravi tafferugli sanguinari che le forze italiane fecero fatica a contenere.
Per la prima volta venne posta la questione romana. Il regno del Papa venne spogliato d'ogni possedimento, salvo di quelli che qualcuno che prevedendo la situazione, aveva sotto ogni forma occultato.
Statisti di alto profilo, dal repubblicano Mazzini, ai cattolici presenti nel Parlamento Sabaudo, al liberale Cavour (non erano mica bolscevichi!) al Re stesso proclamavano la vittoria e poi fecero di Roma la capitale d'Italia.
Il Conte Camillo Benso di Cavour, liberale, proclamò la libertà della Chiesa nel libero Stato.
Ricevette in cambio una bella scomunica, così come tutti i cattolici e i preti che collaborarono con lo Stato Italiano.
La Chiesa non colse le pur grandi occasioni per rinnovarsi, proseguendo sulla precedente via, tentando di acquisire nuovo potere temporale.
E ne ebbe ben occasione. L'11 febbraio 1929 venne firmato il Concordato con il dittatore Mussolini che rinnegò con questo gesto le gesta degli eroi del 20 settembre del 1870.
Vennero concessi nuovi temporali alla Chiesa Cattolica e ne vennero liberati molti possedimenti.
La gerarchia vaticana, di fronte a tanto ben di Dio, non mancò certo di ricambiare appoggiando con papa Pacelli il regime fascista sino al suo epilogo.
Subentrarono i democristiani. Il resto è storia d'oggi.
Politici di ogni genere genuflessi, la sostanziale abdicazione della laicità dello Stato Italiano se non per i suoi riti istituzionali sempre meno credibili, sempre più distanti dagli italiani.
Hanno scomunicato chi divorziava, chi abortiva, gli omosessuali, i socialcomunisti, i conviventi, gli scienziati laici.Mancano solo gli osti e i tassisti e poi saremo in buona compagnia, all'inferno.
Nessuna voce si è levata a protestare contro il cittadino tedesco Joseph Ratzinger ed i suoi predecessori e cardinali.
Anzi il buon predetto Ratzinger, visti tanti ventri molli, ha pensato e deciderà nuovamente per le messe in latino, con i preti di schiena ai fedeli.
Un modo come un altri per mettere in seria difficoltà i sacerdoti più giovani e motivati, che egli considera evidentemente dei sudditi. Quanto ai fedeli, molti hanno difficoltà già a comprendere le parole complicate in italiano. Figuriamoci in latino.
Non riesco a capire. So solo che da Cristiano libero in libero Stato mi indigno.
Considero il Papa esattamente come me, peccatore. Non ha bisogno di regni. Non è infallibile come invece Pio IX, trovandosi alle strette in epoca risorgimentale proclamò essere i papi.
Cristo nella Sua venuta cercò di farsi capire anche dai più umili, con la Sua autorevolezza divina.
I vertici del Vaticano, con la loro autorità e le loro gerarchie, mirano invece a non farsi capire neppure dalle persone più acculturate.
Marco Lamberti
 

 

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