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 Cari amici,
Cari amici, 
    sono Paolo Barnard, giornalista ex inviato di Report e scrittore (Perché ci Odiano ecc.), impegnato da molti anni nei temi che ci stanno a cuore. Queste righe sono un appello molto più che accorato, sono piuttosto un grido per ostacolare la rovinosa deriva nella quale la Società Civile Organizzata italiana* è franata, e di cui il terribile V-day di Beppe Grillo è solo l'espressione più visibile. 
    Sta accadendo che noi, la Società Civile Organizzata di questo Paese, ci stiamo facendo annullare dai metodi e dalle strutture di rapporto di alcune personalità divenute nostri leader, e dal fumo negli occhi che costoro sono riusciti a soffiarci. Siamo ridotti oggi a poca cosa, ci stiamo auto consegnando all'irrilevanza, nonostante l'apparenza sulla superficie sembri dimostrare l'esatto contrario. Eravamo invece l'unica speranza rimasta a fronteggiare il trionfo internazionale del Sistema massmediatico e neoliberista, davvero l'ultima spiaggia. L'annullamento di quella speranza è per me una tragedia enorme, ma è indicibilmente più tragico che questa rovina si stia consumando per mano dei nostri stessi leader alternativi e con il nostro pieno ed euforico consenso. Questo, mentre il Sistema se ne sta tranquillo a guardare in piacevole stupore (il Sistema, amici, quello vero, quello che non sta a Palazzo Chigi). 
  E' accaduto che noi, gli antagonisti, abbiamo riprodotto al nostro interno le medesime strutture del Sistema che volevamo contrastare. 
  * per Società Civile Organizzata si intendono sia i pochi attivisti che i tanti simpatizzanti raccoltisi attorno ai Movimenti e ai gruppi di protesta italiani. 
  L'annullamento verticale 
  Anche fra noi dilaga oggi la struttura chiamata Cultura della Visibilità, che è la cultura dei Personaggi, cioè dei Vip, e che nel nostro caso è rigorosamente alternativa, certo, ma sempre identica all'equivalente struttura del Sistema massmediatico. E cioè la nefasta separazione fra pochi onnipresenti famosi, e tanti seguaci. Ne siamo pervasi totalmente. 
  I nostri Personaggi e gli eventi che essi gestiscono (i Grillo, Travaglio, Guzzanti, Strada, Zanotelli, Ciotti, Moretti ecc., con le loro marce, manifestazioni, spettacoli di piazza, film ecc.) producono singolarmente cose (talvolta) egregie, ma collettivamente fomentano quella struttura compiendo un danno devastante, e che pochi ancora comprendono nella sua ampiezza e implicazioni. Quale danno? Essi di fatto svuotano l'Io dei loro seguaci impedendogli di divenire singole entità autonome e potenti, rendendoli (rendendoci) un esercito di anime incapaci, dunque minando la Società Civile Organizzata e la speranza che essa rappresenta. Ecco come: 
              1) I Personaggi, ponendosi come tali, inevitabilmente ci trasmettono la sensazione di sapere sempre più di noi, di poter fare più di noi, di contare più di noi, di aver sempre più carisma di noi, più coraggio, più visibilità. E più sapere, capacità, importanza, carisma, coraggio e visibilità noi gli attribuiamo meno ne attribuiamo a noi stessi. Il paragone inevitabile fra la nostra (generalmente fragile) autostima e l'immagine di ‘grandezza' dei Personaggi, fra il nostro limitato potere e quello invece di chi è famoso, è ciò che finisce per annullarci. Tantissimi di noi infatti pensano “ma da solo cosa posso mai fare? cosa conto? chi mi ascolta?”, e in sol colpo ci auto annulliamo. Smettiamo così di pensare e di agire autonomamente e corriamo ad affidarci ai suddetti Personaggi, che prontamente ci forniscono un pensare e un agire preconfezionati, che noi fotocopiamo in un'adesione adorante e acritica. E questa è, insieme, una rovina per noi e la salvezza del Sistema, per le ragioni che esporrò a breve. 
  Riguardatevi la folla del V-day di Bologna e ragionate solamente su tutte quelle mani alzate e sulle ovazioni. Cosa trasmettevano se non una colossale attribuzione di potere a coloro che cavalcavano quel palco? 
  Abbiamo così ricreato una verticalità e nuove Caste. E' tutto lì, la cosa peggiore è proprio questa. La loro imponenza, cultura, e visibilità rimpiccioliscono noi, che deleghiamo loro praticamente tutto. 
  E infatti in assenza dei personaggi, delle loro analisi e delle loro iniziative, la maggioranza di noi diviene inerte, anzi, scompare. Ecco perché le migliaia di noi che si riversano nelle piazze ogni anno sembrano regolarmente sparire nel nulla all'indomani. Ecco perché questa Società Civile non cambierà alcunché. 
  Beppe Grillo, come tutti i trascinatori, fa crescere (o piuttosto fanatizza?) alcuni suoi attivi seguaci ma contemporaneamente svuota centinaia di migliaia, ed ecco il fumo che egli ci getta negli occhi quando ci convince invece che tanto sta accadendo. 
  E non fatevi ingannare dal fatto che i nostri Personaggi denunciano cose spesso sacrosante, o che alcune loro iniziative sono anche benefiche. Questo vi oscura una visione più obiettiva, poiché siete assetati di qualcosa che finalmente spezzi il Sistema e vi gettate con entusiasmo sulla prima offerta disponibile che ‘suoni' come giusta. Ma il giusto che costoro invocano e operano è ben poca cosa di fronte al danno che nell'insieme (e più o meno consapevolmente) essi causano attraverso l'annullamento di così tanti. Esattamente come nel caso, a voi noto, dell'ingannevole giustezza e natura benefica dei cosiddetti aiuti al Terzo Mondo: ineccepibili e sacrosanti all'apparenza, ma nella realtà essi sono la vera causa della rovina e della morte di milioni di derelitti nel mondo. 
  2) Tutti i sopraccitati Personaggi, dai comici ai preti ai giornalisti, hanno dato l'avvio in Italia a una forsennata industria della denuncia e dell'indignazione, ovvero la febbre della denuncia dei misfatti politici a mezzo stampa o editoria, con tanto di pubblici inquisitori che ne sfornano a ritmo incessante, nella incomprensibile convinzione che aggiungere la cinquecentesima denuncia alla quattrocentonovantanove in un martellamento ossessivo serva a cambiare l'Italia. Eppure, che la politica italiana fosse laida, ladra e corrotta, milioni di italiani lo sapevano benissimo già prima che molti di questi industriali dell'indignazione nascessero, e assai poco è cambiato. Allora, a che serve procedere compulsivamente ad aggiungere denuncia e denuncia e indignazione a indignazione? In realtà questo modo di agire serve a giustificare (oltre agli incassi degli autori) l'auto assoluzione di masse enormi di italiani, noi italiani come sempre entusiasti di incolpare qualcun altro, e mai noi stessi e la nostra becera inerzia, per ciò che accade. E badate bene che è proprio questa auto assoluzione scodellataci dai nostri Personaggi che ci annulla ulteriormente, poiché ci impedisce di imbatterci nell'unica verità in grado di farci agire, e cioè che alla fine della strada la responsabilità ultima per tutto quello che accade di sporco e corrotto in questo Paese è nostra. Direbbe Truman: The buck stops here. 
  La vera Casta in Italia sono i milioni di bravi cittadini che evadono più di 270 miliardi di euro all'anno, quelli che fanno politica una volta ogni cinque anni, quelli che ogni cinque anni consegnano masse di potere a pochi rappresentanti e poi si occupano solo dei fatti propri (come affidare a un bambino le chiavi del magazzino della Nutella e non controllarlo più, e poi lamentarsi che il bimbo ha finito col papparsela tutta). Ma anche quelli che, e parlo ora delle adoranti folle del V-day, si sentono ‘belle anime' in lotta per Un Mondo Migliore perché si riversano nelle piazze ad applaudire l'istrione egomaniacale di turno, ma che chissà perché non compaiono mai nei luoghi del grigio vivere quotidiano a fare il lavoro noioso, paziente, un po' opaco dell'impegno civico, del controllo sui poteri, della partecipazione continua, del reclamo incessante di standard morali e democratici, e della creazione di consenso fra la vera Casta. 
  E invece a braccetto con l'industria della denuncia e dell'indignazione ci auto assolviamo e ci ri-annulliamo. 
  
  Si doveva fare altro. 
  La struttura orizzontale*. Solo Fonti, non Star. Dovevamo invece essere aiutati a crescere per divenire ciascuno singolarmente il Personaggio di se stesso, il Leader di se stesso, il Travaglio-Grillo-Ciotti-Zanotelli ecc. di se stesso. Dovevamo imparare a ‘scrivere', ciascuno di noi a suo modo, il ‘libro' della propria denuncia dei fatti e della propria analisi accurata dei fatti, dovevamo imparare a fare ogni giorno il nostro personale Tg, ad essere i presidenti del consiglio di noi stessi, i politici di noi stessi, unici e soli referenti di noi stessi, a credere solo nella propria verità, senza mai, mai e mai aderire acriticamente alla verità di alcuno, chiunque esso/a sia, qualunque sia la sua fama, provenienza, carisma o potere. Ciascuno di noi sul proprio palco, sotto i propri riflettori, in prima serata, non importa quanto colti, quanto intelligenti, quanto connessi, poiché l'unico motore del nostro agire doveva essere la fede nell'insostituibile importanza di ciascuno di noi. 
  
  Non dovevamo permettere la nascita di Star alternative perennemente citate, adorate, ospitate in tv, inseguite nelle piazze fin al delirio da stadio, e detentori del ‘cosa si deve fare', se non addirittura dell'organizzazione nostro futuro. Semmai esse dovevano invece fungere da semplici individui che si mettevano a nostra disposizione unicamente come fonti. Semplici fonti, da consultare con sana distanza, da usare come si usa Google, ovvero pagine fra le tante di una enciclopedia che può esserci utile ma il cui ruolo doveva rimanere più modesto. A scintillare non dovevano essere i Grillo e i Travaglio, doveva essere ogni singola persona comune, per sé, in sé. Tutto ciò, in un rapporto sempre e solo orizzontale. 
  Solo il percorso sopraccitato avrebbe garantito la nascita di un insieme di cittadini capaci di agire sempre, indipendentemente da qualsiasi cosa, capaci di combattere anche da soli, anche in assenza dei trascinatori, per sé e con sé, dunque potenti, affidabili e durevoli, sani in una dialettica sociale sana. Gente in grado di analisi attente e indipendenti di ogni evento, alla ricerca della giusta soluzione, e che mai si farebbe trascinare dall'errore fatale dell'adesione acritica all'analisi di qualcun altro. 
  Questo avrebbe fatto tremare i palazzi, questo li avrebbe spazzati via, questo e solo questo avrebbe cambiato la nostra Italia. 
  * ho preso in prestito il termine ‘orizzontale' da uno scritto di  Gherardo Colombo, che ringrazio. nda 
      
      Il gregge e il precipizio.  
  Fra i nostri Vip alternativi si agitano alcuni personaggi meschinamente in malafede, ed è davanti agli occhi di tutti. Altri sono meno equivoci, ma tristemente incapaci di vedere una verità che vale la pena ripetere: non possono incitare le persone ad agire mentre, per i motivi sopraccitati, li svuotano della capacità di agire. Il V-day e i suoi Vip hanno offerto uno spettacolo indecente quando incitavano la cittadinanza a fare politica dopo averla per anni annullata fino all'intontimento. Ed eccolo l'intontimento risultante: sentiamo e accettiamo da costoro cose che solo pochi anni fa ci avrebbero fatto trasecolare e indignare, come- le proposte di omologazione culturale degli immigrati che neppure Le Pen ha mai fatto; 
    - l'esaltazione del criminale di guerra Tony Blair come leader illuminato (sic) e della Fallaci come “unica vera giornalista italiana”; 
  - la schedatura del DNA;
- l'assoluzione delle condotte disumane e dei crimini internazionali d'Israele perché “sappiamo di cosa sono capaci gli arabi”;
- l'inammissibile retorica sull'esistenza di un presunto ‘regime' in Italia, che offende la memoria dei milioni che sono morti sotto le vere torture nelle vere carceri dei veri regimi, e che espone la frode di certi nostri attuali ‘oppositori del regime' perennemente in prima serata Tv, o nei salotti letterari, o nelle piazze o sui maggiori quotidiani nazionali, quando non mi risulta che Steve Biko o Santiago Consalvi o ancor prima Gramsci o i fratelli Rosselli si siano mai opposti in quel modo ai rispettivi regimi;
- e poi guazzabugli sgangherati di concetti come democrazia e partecipazione, con, solo per citare un esempio recentissimo, sconsolanti assurdità come questa (profferta da una fra i nostri idoli in prima serata): “L'Italia non è una democrazia, lo dimostra il fatto che dopo ogni inchiesta di Report non accade mai nulla!”. E' desolante che questa opinion leader alternativa confonda una trasmissione Tv col risultato di un referendum. E' a questo livello di competenza che affidiamo le nostre convinzioni? E non si tratta di bazzecole; immaginate solo come avrebbe ironizzato quella stessa opinion leader se Calderoli avesse detto “L'Italia non è una democrazia, lo dimostra il fatto che dopo ogni denuncia della Padania non accade mai nulla!”.
- cadute di stile terribili, come l'augurio di morte al politico urlato dal palco e accolto dall'applauso scrosciante (sic) del pubblico dei ‘giusti e nuovi cittadini';
- tirate isteriche all'insegna del miglior imperialismo culturale in pieno stile Bush/Huntington spacciate per difesa dei diritti umani e della legalità in Afghanistan;
- intolleranza ed esclusione delle opinioni dissidenti espresse dall'interno da parte dei grandi paladini anti imperialisti come Lettera 22 o Peacereporter o il Manifesto, o Diario, o Liberazione o Radio Popolare, esattamente come accadrebbe su Libero, il Foglio, Matrix o a Porta a Porta;
- il noto programma d'inchiesta “coraggioso” che sopravvive e prospera 4 anni in prima serata Tv sotto il governo Berlusconi, mentre il noto ‘oppositore del regime' pontifica che “chi non ha il guinzaglio in televisione in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell'altro un suo guinzaglio ce l'ha….”, salvo poi rifiutarsi con spregio e arroganza di spiegare questa contraddizione; 
  - il giornalista moralizzatore che salta dalla RAI a Mediaset alla RAI al parlamento europeo a suon di denaro pubblico e con mandato popolare, per poi dire grazie tante e piantarci in asso per riprendersi il suo giocattolo preferito alla faccia del nostro mandato e dei nostri soldi; 
  - il quotidiano ‘diverso' e i suoi fans che abbracciano l'eroe Calipari perché ha salvato una di loro, ma che alla domanda “cosa avreste detto di questo ‘sbirro' se fosse morto salvando Quattrocchi o Agliana?” si rifiutano sia di rispondere che di aprire una riflessione tremendamente importante; 
  - i preti attivisti che chiedono ai potenti del mondo il ripudio, senza se né ma, dell'imperialismo, del capitale selvaggio, dei mercati di armi, delle mafie, in quanto irriformabili e osceni, ma che non accennano ad alcun ripudio senza se né ma del loro Vaticano, non meno irriformabile e osceno; 
  - gli insulti a raffica come strumento dialettico del nuovo Guru, in totale sintonia con le dialettiche ‘celoduriste'; 
  - il pressappochismo delle denunce, le sparate nel mucchio, l'urlo come garante di affidabilità di un'affermazione, che ha rimpiazzato del tutto l'analisi critica con cui dovremmo sezionare ciascuna affermazione prima di promuoverla a verità. 
  E tanto, tristemente, altro. 
    
    E noi in deliquio per questa roba, la chiamiamo rivoluzione, democrazia, giustizia. 
    
  Ma proprio più nessuno si sta rendendo conto che il V-day è stato lo scioccante apogeo di questa disastrosa deriva? O che Beppe Grillo è andato fuori di testa, detto come va detto, che si sente e si pone come l'Unto del Signore che salverà l'Italia (vi ricorda qualcuno?). Quell'uomo dilaga e straripa e mescola e pasticcia e spara e si contraddice e impera e fa e disfa, e persino delira di un futuro a sua immagine per tutti, e ce lo sta imponendo a urli e insulti. 
    
    Noi persone civicamente impegnate siamo finiti a berci tutto questo senza neppure più vederlo. E il pericolo è che un affidamento così sciagurato a figure così ipertrofiche con tali metodi e con quella struttura di relazione verticale ci sta portando tutti insieme nel baratro, al loro seguito. 
    
    I sonni tranquilli del Potere. 
  Vi prego di riflettere. Credete veramente che il Potere sia così sciocco e impreparato da poter essere, non dico sconfitto, ma anche solo disturbato da questo sgangherato esercito alla deriva? Ma credete veramente che coloro che in soli 35 anni hanno saputo ribaltare due secoli e mezzo di Storia, coloro che hanno reso di nuovo plausibile l'inimmaginabile nella quotidiana vita di 800 milioni di cittadini occidentali, coloro che muovono 1,5 trilioni di dollari di capitale al giorno, coloro che tengono ben salde nelle loro mani tutte le leve della nostra Esistenza Commerciale stiano perdendo anche un singolo secondo di sonno per noi e per i nostri Guru? Ma avete un'idea di come lavorano questi? Dovete capire, proprio visualizzare, il potere di chi è riuscito in un attimo della Storia a compattare migliaia di destre economiche eterogenee sotto un'unica egida e sotto un pugno di semplicissime ma ferree regole, per poi travolgere il pianeta ribaltandolo da cima a fondo. Il Potere è ed è stato coeso, annullando ogni individualismo fra i potenti, è ed è stato disciplinato all'inverosimile, ossessivamente preciso in ogni analisi, immensamente competente, sempre silenzioso, al lavoro 24 ore su 24 senza mai un respiro di pausa, comunicatore raffinato, con a disposizione i cervelli più abili del pianeta e mezzi colossali. Aprite gli occhi. Secondo voi questa immensa macchina infernale può preoccuparsi dell'incedere di un nugolo di personaggi o istrioni più o meno credibili con al seguito una minoranza di adepti/fans/seguaci persi nell'ingenua buona fede quando non già del tutto disattivati dei loro stessi leader? 
  E allora capite la mia disperazione nel vedere che forze già così fragili e sparute come le nostre vengono eviscerate e si fanno eviscerare dall'interno? Vi prego, fermatevi, fermiamoci tutti. 
    
    L'unica speranza. 
  Dobbiamo fermarci, fermare tutta la nostra macchina di oppositori civici, Movimenti inclusi, e guardarci dentro. Forse non siamo tanto migliori o differenti dal Sistema che vorremmo contrastare, dalle persone che tanto detestiamo. Forse abbiamo replicato il loro sciagurato modello di rapporti, e per alcuni dei nostri leader alternativi vale la considerazione di Brecht che “Il nemico talvolta marcia alla vostra testa”. 
  Io ho suggerito una strada, che è quella descritta precedentemente, e cioè il percorso di crescita individuale in consapevolezza e in autostima di ciascuna persona in assenza di Guru e di Vip, e in assoluta orizzontalità critica. Ma con un'aggiunta: è ora di piantarla con questa febbre autoassolutoria nutrita dall'industria della denuncia per nutrire le sue Star e che paralizza noi. Lo sappiamo già alla nausea cosa non va, basta. E' ora di farsi carico, e prima di tutto 
    
    -          FARSI CARICO DEI PROPRI TALENTI, NON IMPORTA SE MOLTI O POCHI, CON PARI DIGNITA' RISPETTO A CHIUNQUE ALTRO
    -          FARSI CARICO DELLE PROPRIE RESPONSABILITA', SENZA SCARICARE LE COLPE SOLO SUI POTENTI 
    -          E POI ACCETTARE CIASCUNO DI NOI DI PAGARE OGNI PREZZO LUNGO LA STRADA PER UN MONDO MIGLIORE 
    -          E INFINE CREARE CONSENSO FRA LA GENTE SUI VALORI COMUNI E SU QUEI PREZZI DA PAGARE 
    -          DIVENIRE IN ALTRE PAROLE CITTADINI ADULTI CHE, SENZA GURU E SENZA VIP, SAPPIANO PARTECIPARE IN ORIZZONTALE
  
    Grazie per avermi letto. 
    
    Paolo Barnard 
    dpbarnard@libero.it 
    www.hawiyya.org
   Carissimo Paolo,
Carissimo Paolo, 
  mi è arrivato l'appello apparso sul sito www.hawiyya.org/wordpress e, come di consueto, leggendoti, mi hai immediatamente stimolata nell'elaborazione. Fingendo di scambiare due chiacchiere come di persona, mi permetto di condividere con te le impressioni che mi hai suscitato. Partiamo dal presupposto che mi sento nella posizione di potere affermare la mia condivisione in linea di principio su quanto dici, ma … non in contraddizione, il “ma” è a seguire e rinforzare un fatto che a mio avviso deve rappresentare il punto di partenza per affermare o meno una convinzione: cercare di darsi una spiegazione partendo dal sé volto verso l'altro o “altro” in genere … per poi tornare a sé , come un boomerang dotato della capacità di riportare indietro non solo sé stesso … quanto il carico di esperienze ed emozioni vissute. È pur vero che, come per tutte le cose, sarebbe bene osservare il senso della misura e … davvero … ai nostri giorni quel limite oramai ha perso di significato, o almeno quel significato a cui, magari, noi facciamo riferimento in virtù di un certo tipo di educazione, conseguentemente diviene un po' difficile mantenere quella obiettività che trasforma razionalmente una serie di dati scomposti in un'idea. Rimane ferma la domanda: quali sono le motivazioni che hanno spinto una folla di dimensioni eccezionali in piazza, nelle piazze … ?
Si è formato un gruppo intorno ad un'idea, o, per meglio dire, ad una non idea … ad un vissuto di malcontento. Un gruppo di carattere adolescenziale con scarse motivazioni volte alla crescita e dotato di tutte quelle caratteristiche che lo stigmatizzano. La presenza di un leader è prevista, anche il suo carisma vero o indotto non fa una grinza, il problema sorge nel momento in cui il riferirsi al leader assume le connotazioni della riverenza al punto da assoggettarsi passivamente alle sue idee. Questo succede quando il sottoposto vive il VUOTO, almeno ha endogena o indotta la percezione del vuoto. Non possiamo non ribadire il fatto che il nostro contesto sociale “evoluto” si caratterizzi proprio per questa catastrofica condizione alla quale è sottoposto, così come non possiamo meravigliarci quando e se lo percepiamo negli altri o in noi stessi! Un VUOTO assoluto è quello nel quale siamo immersi, vuoto induttore di malessere, di patologia, un vuoto che fa prevalere la precisa convinzione di non essere in grado di pensare, l'omologazione imperante con conseguente insoddisfazione slatentizzante espressioni di masochismo e/o sadismo ... la dinamica del gruppo-banda che rischia di debordare nel cosiddetto bullismo.
Il processo educativo non riesce più a passare attraverso il tempo dedicato al silenzio (sai quel meraviglioso angolo che c'è o ci dovrebbe essere dentro di noi definito "spazio del silenzio"?!), al pensiero, alla lettura e alla successiva elaborazione. Tutto DEVE essere immediato, facilmente perseguibile (bulimia collettiva) bypassando il tempo fisiologico indispensabile per fermarsi, guardarsi attorno, cercare, studiare ed infine elaborare ... ci "strafoghiamo voracemente e vomitiamo" ... perché questo paga il sistema!
Prima ancora che nasca il bisogno qualcuno o qualcosa lo soddisfa creandone immediatamente un altro. Come possiamo pensare che, soprattutto le nuove generazioni, e comunque … la gente, affronti o tenti anche solamente di affrontare le diverse fasi dell'autonoma elaborazione mentale ? Significherebbe rientrare nella categoria dei “diversi” per una serie infinita di motivi … a seguire … non possiamo dimenticare la connotazione che sta assumendo il concetto di diversità: solitudine abbandonica, discriminazione, fallimento ... chi è in grado di affrontare questi macigni ? ci vuole coraggio ... ma poi, che cos'è davvero il coraggio ? ci vuole incoscienza infantile ? non lo so, io non riesco ancora a darmi una risposta soddisfacente, visto, come tu sai, quanto questo argomento mi riguardi!!
Il V-day o manifestazioni analoghe sono espressione di tutto questo.
Io, tendenzialmente, non incolperei tanto i vari leaders, loro, spero, cercano di dare luce (magari utilizzando strumenti e metodi non condivisibili) ai loro obiettivi ideali, obiettivi che peraltro io tante volte condivido (ripeto, magari non nella modalità di proposizione, ma sai ... ognuno di noi poi si muove come può e come crede), il problema rimane la gestione di chi si intruppa vivendo in prima persona di luce riflessa senza rendersi conto che così facendo sta annullando se stesso. Il fenomeno lo sovrapporrei alla nascita e fioritura persistente dei partiti politici senza nessuna connotazione ideologica ... e non è bello!!
Credo che ci si debba fermare a pensare per cercare di comprendere il fenomeno, su cosa poggia questa folla di proseliti, cosa vuole comunicare. Credo sia nostro dovere decodificare i diversi linguaggi, i Pazienti insegnano: portano il loro mondo mascherato dai sintomi, sintomi che se li ascolti parlano, chiariscono e forniscono le risposte. Il nostro contesto sociale, scusa se continuo a ribadirlo, è malato ed il V-day o manifestazioni analoghe ne sono chiara testimonianza. Siamo noi, nella nostra quotidianità, nel nostro piccolo a DOVERCI assumere la responsabilità di stimolare, indurre al pensiero critico, liberare dalle catene dell'omologazione, anche se so che costa fatica ... so che isola ... so che la si paga a caro prezzo, sia in termini personali che professionali, ma, a mio avviso ... LO DOBBIAMO FARE!!.
Il processo di globalizzazione neoliberista oligarchico ed assolutista sta costruendo una società disorientata, confusa, tendente all'omologazione, devastante l'individuo che non trova più lo spazio indispensabile per esprimere se stesso. Ci si è dimenticati dell'essere umano condizionandolo ed inducendolo alla compulsione più sfrenata, frutto del vuoto che l'oligarchia dominante ha scavato. Siamo scucchiaiati e risucchiati nel vortice dei bisogni indotti, non riusciamo più a vivere il nostro tempo, a pensarlo, a costruirlo in sintonia con le nostre necessità. Non riusciamo più nemmeno ad individuarle le nostre necessità, abbiamo paura di essere ed esprimere noi stessi, abbiamo paura della punizione incombente: la solitudine abbandonica che si prospetta all'orizzonte ogniqualvolta tentiamo di ESSERE!
Durante la stessa giornata del V-day ho percepito, a rinforzo di quanto sinora esposto, l'atteggiamento adolescenziale con la sua bella quota di narcisismo non gestito ed indirizzato in termini proiettivi su coloro che tu chiami i "guru" … una folla alla ricerca di una sorta di autoidentificazione oltre che di emancipazione! Ti dirò la verità: io non ne volevo proprio sapere di andare alla manifestazione organizzata da Grillo e dai seguaci "meetup-ini" ... mi pareva idealmente l'espressione di tutto ciò che sto combattendo in prima persona da anni. Mi sono trovata "costretta" ad andare per via della collaborazione con Arcoiris Tv che comunque, per quanto mi riguarda, è e rimane un progetto di grande valore, nel ci voglio credere con tutta me stessa (esattamente come faccio per il mio progetto clinico rientrante in N.A.Di.R.) ... che dire invece, dopo esserci stata? un evento comunque di grande portata, un evento che comunque andava vissuto e mostrato al di là della partecipazione ideologica! Sono andata con la troupe di Bologna e, a posteriori, devo dire che ho fatto bene: ho potuto vivere in prima persona un fenomeno sociale catastrofico! Come di consueto non mi voglio fermare solamente alla critica impulsiva del fenomeno, DEVO costringermi a comprenderne il senso, perché un profondo significato ce l'ha ... eccome! Dobbiamo porci una serie di domande: su cosa poggia, ad esempio, questa immensa folla di proseliti ? cosa spinge verso l'accoglienza e il plauso di un comico che non mi permetto di screditare. Beppe Grillo non lo giudico in prima istanza perché non mi sento nella posizione di dettare giudizi nei confronti di nessuno e poi lui non lo conosco affatto di persona, quindi … non so quali siamo le dinamiche che lo spingono verso questa modalità di proposizione, non so quanto e come si sia posto il problema del come e cosa esprimere nell'ambito del malcontento generale, che cosa ed in quale maniera lui interagisca con i vari meetup. Meetup che … mi pare .. non esprimano in maniera così potente l'interesse per le problematiche portate dai cittadini, le voci inascoltate in quanto la loro attenzione mi pare rapita solo e non è riduttivo (lo diventa se va ad escludere) dalle grandi tematiche affrontate a volte in maniera un po' troppo “cabarettistica” … credo … il problema è che i grandi temi sono sostenuti dalle piccole problematiche quotidiane e che l'ascolto di TUTTI è la base della Democrazia. A volte si ha l'impressione che vengano utilizzate solo proiezioni verso ciò che pur rivestendo grande importanza ... fa audience a livello nazionale ed internazionale! Non si possono risolvere i grandi problemi se non si vedono i piccoli!!
Tu, nell'appello, dici che, malgrado i V-days o simili.., il Sistema se ne sta tranquillo a guardare in piacevole stupore, sottolinei il fatto che il Sistema … quello vero … non sia rappresentato da chi sta a Palazzo Chigi … sottolineo … VERISSIMO … .. non stanchiamoci di ribadirlo, restringendo il campo a Palazzo Chigi rischiamo di non vedere il problema reale, guardare alle cose in maniera troppo ravvicinata non ci permette di mettere a fuoco, quindi ci induce a NON vedere, occorre la giusta distanza per poter adattare l'occhio alla corretta visione (è solo una legge fisica, null'altro), inoltre aumenta per definizione il nostro malcontento in quanto anche i più disattenti non possono non rendersi conto di quanto il Sistema osservi con aria sorniona i nostri sforzi volti al cambiamento, così.. come si farebbe con un bambino piccolo al quale non si vogliono dare frustrazioni in maniera evidente, lo si coccola e lo si manipola.
Dici anche che stiamo riproducendo all'interno dei gruppi-movimenti (chiamiamoli così) gli stessi meccanismi che tendenzialmente si vogliono contrastare, tu lo chiami annullamento verticale, sì, sì .. vero, ma … le alternative costano, costano troppo in quanto ci si deve mettere in campo in prima persona ... rischiando l'impopolarità (che sarebbe, tutto sommato, il meno), ma soprattutto di mettere a repentaglio la propria persona e la propria professionalità ... tu, noi lo sappiamo bene, anzi ... benissimo! Il lavoro volto al rinnovamento coinvolge in toto chi decide di attuarlo, ogni settore della propria vita viene messo in discussione al di là delle paure che comunque in alcuni momenti affiorano ... vanno accettate e quindi superate facendo prevalere l'obiettivo primario, ma ... chi si spoglia del potere ? dei beni ? del feed back positivo ? è masochismo ? è sintomatico di capacità intellettiva oppure è espressione di disadattamento ? io queste domande me le rivolgo ogni giorno pur continuando a persistere nell'azione. Azione solitaria ? Nessun alleato ? contrasti aperti ed accuse di sovversione del sistema ... ma quale sistema ? Io mi dico che se per combattere una malattia devo sovvertire un metodo consolidato ma evidentemente e scientificamente errato ... LO FACCIO, ma ... la comunità scientifica ? la popolazione dei Pazienti ? se non riescono a schiacciarti come uno scarafaggio, cospargono di materiale infiammabile tutto ciò che ti caratterizza e nel caso (come al momento e per fortuna sta capitando a noi) non si soccomba ... le difficoltà nello svolgere il nostro lavoro a volte sembrano insormontabili. 
  Il sistema mediatico di per se non è uno strumento da cestinare, anzi ... se utilizzato con rispetto ed intelligenza, se sottoposto ad attenta valutazione scientifica, se proposto secondo le regole che dovrebbero esprimere l'etica ... può rappresentare un ottimo strumento, il problema, come sempre, è il pressappochismo dominante. Pare che studiare, informarsi, mettersi in discussione con umiltà, chiedere, magari qualche volta, scusa ... siano metodiche superate, io, invece, le considero le fondamenta della relazione e della comunicazione ... propongono la discussione, la partecipazione e l'abbattimento del "guru". 
  Io non accuserei tanto i personaggi-leaders, tanti di loro li conosco personalmente e credimi sono ben indirizzati e consolidati in un ruolo orientato al fare più che all'apparire (vedi Strada, Zanotelli, per farti un esempio) ... il problema è la macchina che si è messa in moto intorno a loro. La domanda è: chi ha avviato tale macchina ? a chi e a cosa serve ? Una persona come Gino Strada non ama un granché apparire, anzi tende a starsene per le sue, tende a proporsi come l'orso bruno anche un po' arrabbiato, quando in realtà è un ottimo chirurgo carico di umanità, sa cosa è la medicina, io sono convinta che abbia ben chiaro il rapporto medico-paziente, così come lo intendiamo noi ... il problema è che intorno a lui è stato costruito una sorta di edificio pubblicitario-raccoglidenaro che lo ingabbia ma che nulla ha a che spartire con lui come persona e come medico. In effetti lui, come noi, di soldi e di tutto il resto non ne sa proprio niente ... lui ha ideato, ha fatto e continua a fare, ci crede, spinge, rischia ... insomma cerca di metter in atto ciò per cui tutti noi ci stiamo battendo. Lo stesso vale per Zanotelli ... guarda che Alex è proprio in un'altra dimensione, il problema è sempre la cornice, tutto ciò che gli muovono intorno. Zanotelli svariate volte ha ribadito in pubblico che il Vaticano, così com'è, sarebbe da eliminare ... sai quanto si espone ... poi ci sono i cuscini di protezione che impediscono eventuali scomuniche. Anche Zanotelli è uno che fa senza scendere a compromessi, almeno io li vivo così e vorrei provare a continuare a crederci ... per coltivare la forza che deve sostenermi nella mia azione quotidiana, per sentirmi meno sola. 
  Certo è che i messaggi e le azioni di questi esponenti della Società civile organizzata purtroppo e troppo spesso vengono strumentalizzati e non credere ... loro non rimangono indifferenti, anzi si arrabbiano un bel po'!!
È anche vero che la tendenza è orientata alla fotocopia (come dici tu) in un'adesione adorante e acritica, ma … prova a domandarti il perché del fenomeno … torniamo al discorso del vivere, nostro malgrado, in una società adolescenziale non definita, confusa, ribelle ma senza un minimo di obiettivi reali e perseguibili. Una società che, perseverando nel confronto con il gruppo adolescenziale, tende a mitizzare, ad identificarsi per riuscire a trovare la sua identità. In alcuni momenti durante il V-day determinate proposizioni mi hanno fatto sorridere, anche se non nascondo che poi il sorriso svariate volte si è trasformato in riso amaro carico di angoscia, soprattutto dinanzi agli insulti, in quanto io sono convinta che le stesse cose si possano dire utilizzando un linguaggio più consono orientato al processo educativo ... 
  Questa NON è la Società civile organizzata, non facciamo confusione... questo è un ammasso di gente svuotata, confusa che vorrebbe ma, non riesce a trovare la modalità per contrastare il sistema malato ... già è un grande passo che si percepisca il malessere. Quando un Paziente viene in ambulatorio ti porta il sintomo, la diagnosi e la cura sono nelle nostre mani ... la massa pulsante e urlante è il sintomo. Io credo che si debba partire proprio da qui. Ora occorre fare diagnosi e progettare un percorso terapeutico che ... sarà, poi, da sperimentare! 
  Ora come ora si è solo slatentizzato il sintomo, punto!! Io al momento non credo proprio che questa strada porti alla soluzione di alcun problema in atto, penso che Grillo (con le sue modalità, condivisibili o meno, ma, ripeto, ognuno di noi ha sviluppato un modus vivendi ed ognuno di noi si esprime come ritiene più adeguato o sintonico al suo modo di essere ... non colpevolizzo, posso non concordare. Non mi piace la parola "vaffanculo" non ha senso nel contesto specifico, è sgradevole, ma … perché Grillo ha deciso di usare quella parola ? mi piacerebbe chiederlo a lui) abbia semplicemente colto un malessere e lo stia gestendo … a modo suo … non voglio pensare che lo faccia per interessi privati o per desiderio di fama … troppo triste!!!
Arrivi, poi, alla cooperazione internazionale cogliendo “l'ingannevole giustezza e natura benefica dei cosiddetti aiuti al Terzo Mondo: ineccepibili e sacrosanti all'apparenza, ma nella realtà essi sono la vera causa della rovina e della morte di milioni di derelitti nel mondo.…” Su questo argomento potremmo aprire una parentesi "trecaniana", io mi batto da sempre contro la colonizzazione umanitaria in corso (ti ho suggerito di guardare le chiacchiere scambiate con Gino pubblicate su Arcoiris) ... tutta apparenza, poca sostanza, anzi direi ... prevalentemente danno! Lo stesso vale per il processo di cosiddetta integrazione nelle mani dei cattolici e/o di alcune organizzazioni strumentalizzate dal partitismo ... no, non ci siamo. Siamo lontanissimi dall'applicazione ... che dico ... anche solo dall'idea del cosa significhi integrazione, multiculturalità, cooperazione. Anche per questo occorre un lavoro ragionato, corredato da messa in discussione (VERA) della nostra cultura, delle culture in arrivo sul territorio. Apertura mentale, umiltà, metodo scientifico che, a mio avviso, non può distaccarsi da quello umanitario ... credimi, per esperienza, è impopolare. Pensa che io mi sono permessa di portare al cosiddetto tavolo dell'immigrazione un ragazzo senegalese (responsabile del nostro gruppo multiculturale ... ovviamente) e siamo stati accusati di essere dei provocatori ... accidentolina si parla di migranti e non ai migranti, ma chi-cosa crediamo di essere ? Si chiama civiltà la nostra ? 
  Parli dell'avvio in Italia di una forsennata industria della denuncia e dell'indignazione e, permettimi, mi meraviglio della tua meraviglia a riguardo, tu sei un giornalista e bravo, lasciamelo dire, sai benissimo come purtroppo funziona il sistema informativo ... battere il ferro finché è caldo, fare audience, poi mettere nel dimenticatoio senza porsi alcun problema ... ora sono in attesa della puntata di Anno zero sulla questione moschea di Bologna ... caso spinoso che sottende il razzismo indotto e strisciante che pervade questo nostro povero e confuso Paese ... Paolo ha mandato loro del materiale, visto che dei due incontri pubblici organizzati a San Donato loro ne hanno registrato uno solo. Lo abbiamo fatto per cercare di favorire un'informazione il più corretta possibile e speriamo orientata a contrastare l'induzione alla violenza imperante ... un'intervista a p.Ottavio Raimondo - Direttore EMI - che con chiarezza e senza peli sulla lingua ha fornito una versione dei fatti a mio avviso piuttosto qualificata ... vedremo, vedremo chi interpelleranno, visto che a quanto pare le dichiarazioni del comboniano sembrano meno significative di quelle del Vescovo ... a detta di uno dei giornalisti del gruppo ... vedere, vedere ... poi zitti non staremo. La questione è troppo delicata!!*. 
  Affermi che l'obiettivo da perseguire sarebbe quello di “imparare a ‘scrivere', ciascuno di noi a suo modo, il ‘libro' della propria denuncia dei fatti e della propria analisi accurata dei fatti, dovevamo imparare a fare ogni giorno il nostro personale Tg, ad essere i presidenti del consiglio di noi stessi, i politici di noi stessi, unici e soli referenti di noi stessi, a credere solo nella propria verità, senza mai, mai e mai aderire acriticamente alla verità di alcuno, chiunque esso/a sia, qualunque sia la sua fama, provenienza, carisma o potere”, qui il tuo pessimismo prende l'onda dell'ottimismo o, concedimi, dell'utopia ... come puoi anche solo pensare che in un contesto come quello che ci hanno preconfezionato, ove l'obiettivo primario è quello di annullare il pensiero critico individuale, la gente possa anche solo per un momento credere nelle sue idee ? é a questo livello che tutti coloro che si impegnano quotidianamente svolgendo un ruolo formativo-educativo devono interagire ... devono stimolare, devono cercare di agire di empowerment ... ma quanto costa ? Tu lo sai, io lo so ... quanti altri sono disposti a mettersi in prima linea senza godere dei vantaggi dei riflettori mediatici ? e, cosa non da poco, senza riconoscimenti economici ? Io “uso” Arcoiris proprio per dare voce alla gente, a coloro che mai avrebbero pensato di avere cose da dire e da insegnare!!!
In ultimo lasciami commentare il parallelismo tra le azioni e gli ideali dei grandi della storia e le azioni di certi nostri attuali oppositori di regime … anche qui … è vera e anche scabrosa per certi versa la sovrapposizione ma, partendo dal presupposto che vivere sulla propria pelle l'ideologia è differente che non farsene fregio, i Biko, i Gramsci ... e comunque tutti i grandi uomini che hanno lottato contro le ingiustizie, volti alla conquista della libertà di pensiero vivevano in un contesto sociale diverso (non dico migliore... diverso) - non imperava l'omologazione, la tecnologia non scandiva i tempi, le culture nelle loro diversità caratterizzavano, ora tutto ciò che è diversità (vera o indotta) viene strumentalizzata dal sistema oligarchico-psicotico (la psicosi del sistema non me la invento io, sono stati fatti studi che hanno paragonato il nostro contesto sociale ad un individuo e secondo il DSM-IV la diagnosi è: psicosi schizofrenica-paranoide) creando paura e paralisi conseguente.
Grazie per esserti fermato a ragionare sulle argomentazioni di cui sopra e di averci indotto ad ulteriore analisi, questa, secondo me, è la rivoluzione… quella che potrebbe fare tremare il Sistema e magari cambiare.
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