associazione medica a carattere socio-sanitario destinata alla cura e alla prevenzione
dei DISTURBI di RELAZIONE,
attraverso un programma clinico di reintegrazione
del soggetto portatore di disagio
oc. Medica N.A.Di.R.
Assoc. Medica Disturbi di Relazione
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PADRE GIOVANNI QUERZANI
I filmati che N.A.Di.R. informa vi propone in questa pagina dedicata alla Regione dei Grandi Laghi nel Continente Africano ci sono stati gentilmente concessi da p.Giovanni Querzani (per informazioni scrivete a: missioneoggi@saveriani.bs.it) Missionario Saveriano nella repubblica Democratica del Congo
P. GIOVANNI QUERZANI
Missionario Saveriano nella R.D.CONGO
(tratto da: Ass.ne "LA TUA MANO PER LA PACE" Via Zattaglia 16, 48013 Brisighella (RA) - Tel. (0546) 84424 - Cell 335 8349261 e-mail manoperlapace@racine.ravenna.it )
Nato a Brisighella ( RA ) il 28 /03/1943
Chierichetto in Parrocchia.
Terminate le scuole elementari a Brisighella, nel settembre del 1954 entra nel Seminario diocesano di FAENZA dove frequenta la scuola media, il ginnasio e la prima liceo.
Nel 1960 entra nel Noviziato dei Missionari Saveriani a S. Pietro in Vincoli (RA) e fa' la prima Professione religiosa nell'Istituto Saveriano per le Missioni Estere di Parma.
Portati a termine gli studi liceali a Desio (MI) e gli studi teologici a Parma è ordinato sacerdote a Parma il 13 ottobre 1968.
Sentendo una naturale propensione alla medicina, verso la fine del curriculum teologico segue i corsi di preparazione infermieristica presso l'ospedale di Parma allo scopo di conseguire un diploma di infermiere in vista della sua attività missionaria.
Destinato alla Missione del CONGO Kinshasa (Ex Congo Belga) dopo un anno di preparazione linguistica in Belgio durante il quale frequenta il CORSO di SPECIALIZZAZIONE in malattie Tropicali ad Anversa, parte per la sua Missione del Centro Africa il 12 settembre del 1970.
1970- 1971 : Studio della lingua Swahili prima a Kinshasa, poi a Bukavu.
1971 – 1973 : Missione di KITUTU (Diocesi di UVIRA) situata nelle foreste dell'Urega. In quella Missione, la più lontana da Uvira, considerata da Mobutu come “zona rossa”, cioè di operazioni militari contro gruppi ribelli anti-governativi, ha dato vita a un Ambulatorio e Dispensario farmaceutico occupandosi anche del Lebbrosario di Kagelagela.
1974 : il suo Superiore Regionale lo spinge a tornare in Italia per intrapprendere gli studi universitari in vista di ottenere una laurea in medicina. Con l'autorizzazione della Santa Sede si iscrive all'Università di Napoli, ma poco dopo decide di rinunciare alla prospettiva di una laurea in Medicina che lo terrebbe lontano anni e anni dal campo missionario e rischierebbe di “limitarlo” nella sua attività missionaria chiudendolo min un ruolo professionale. Preferisce perfezionare la sua formazione infermieristica e conseguire un diploma di Leprologia in Spagna.
1976 : Ritorna in Congo, diventato a quell'epoca ZAIRE, accogliendo la prospettiva di andare a lavorare nella Diocesi di KASONGO dove il Vescovo autoctono sollecitava da anni l'aiuto dei Saveriani. Arrivato in Zaire, accetta di sostituire un confratello bisognoso di tornare in Italia per cure mediche e resta un anno intero nella Missione di MULAMBULA in Diocesi di UVIRA. Poi, come previsto, raggiunge la Diocesi di KASONGO.
1977 – 1978 : opera per due anni nella Missione di KAMPENE (Diocesi di KASONGO) assieme ai Padri Bianchi (Missionari d'Africa del Card. Lavigerie).
Durante i lunghi “safari apostolici” in quella Missione sperduta nella Foresta coniuga l'attività pastorale all'attività sanitaria realizzando in quella vastissima area un “depistage” dei malati di lebbra che non era più stato fatto dall'Indipendenza in poi.
1979 – 1982 : Il Vescovo di Kasongo lo nomina Parroco della vastissima Missione di SHABUNDA , situata più a Nord nelle sterminate foreste dell'Urega.
Anche qui, in margine a una intensa azione pastorale svolge una indispensabile attività sanitaria a favore di popolazioni abbandonate e prive di tutto.
Verso la fine del 1982 il Vescovo gli chiede di tornare a KAMPENE per prendere in mano la direzione di un fatiscente Ospedale che la Società Mineraria SOMINKI, ritirandosi da quella zona, aveva deciso di affidare alla Diocesi di KASONGO.
1983 – 1985 : Missione di KAMPENE : lavora a tempo pieno nell'Ospedale di KAMPENE unico presidio sanitario di quella vastissima zona.
Con l'aiuto della Provvidenza riesce a trovare e a interessare una Associazione italiana di Volontariato, il CVM (Centro Volontari Marchigiano) che invia dei Volontari e accetta di assumere la direzione dell'ospedale.
Può così beneficiare di un anno di riposo-aggiornamento (l'anno sabbatico).
1986 : Di ritorno in ZAIRE, viene destinato prima alla Parrocchia urbana di BUKAVU (capoluogo della Provincia del Sud-Kivu) per integrare la Comunità saveriana impegnata in quella Parrocchia e, l'anno dopo, è inviato, per lo stesso motivo, nella contigua Parrocchia urbana di CAHI.
1988 – 1999 : Missione di BARAKA (Diocesi di UVIRA) situata sulle sponde del lago Tanganika. Due anni di intensa attività partorale e riorganizzazione dell'Ambulatorio e Dispensario farmaceutico.
1990- 1994 : Nuova destinazione : Comunità Saveriana di GOMA (capoluogo della Provincia del Nord-Kivu dove copre il ruolo di Vicario nella Parrocchia Cattedrale .
Nel 1993, durante il conflitto etnico scoppiato nella regione del Masisi, svolge alcune rischiose missioni umanitarie per soccorrere quelle popolazioni vittime di massacri.
Nel 1994, in seguito al dramma della guerra civile ruandese che ha deterninato in un primo tempo l'arrivo a Goma di migliaia di profughi Tutsi e, poco dopo, l'esodo di massa di un milione e mezzo di profughi Hutu, si prodiga con tutte le forze per soccorrere dal punto di vista sociale e sanitario migliaia di diseredati.
1995 : Periodo di riposo e aggiornamento in Italia durante la quale perfeziona le sue capacità nel campo degli audio-visivi e accompagna in un viaggio in Rwanda – Zaire – Burundi alcuni giornalisti italiani.
Il 30 settembre 1995 rientra in Zaire e viene destinato alla Missione di LUVUNGI (Diocesi di UVIRA) con l'incarico dell'assistenza spirituale e assistenziale ai profughi ruandesi e burundesi residenti nei 6 campi profughi presenti sul territorio della Missione.
Marzo 1996 : torna in Italia per assistere sua madre operata di un tumore all'intestino.
Settembre 1996 : Ritorna in ZAIRE, ma in seguito allo scoppio della prima guerra cosidetta di “liberazione” nella quale le truppe ruandesi hanno iniziato lo sterminio dei profughi rwandesi, i superiori lo costringono a tornare in Italia. Assiste sua madre fino alla morte.
Agosto 1997 : Torna in ZAIRE, diventato ormai Repubblica Democratica del CONGO.
Risiede nella Casa Regionale dei Missionari Saveriani a Bukavu ed é incaricato dell'attività degli Audio-Visivi.
Nello stesso tempo, svolge anche attività di assistenza socio-sanitaria a favore di tanti rifugiati e tanta gente povera nella parrocchia di Nguba e poi nella Parrocchia di Kadutu dove il parroco congolese ha richiesto il suo aiuto.
Nel settembre del 1998 , poco più di un mese dopo la seconda guerra di “aggressione” scatenata dal Rwanda contro il Congo, dà inizio nella Parrocchia di KADUTU all'attività di ASSISTENZA SANITARIA gratuita ai bambini malnutriti e poveri della baraccopoli di KADUTU.
Attualmente i bambini che beneficiano di questa assistenza sanitaria gratuita sono circa 18.000.
A questa attività si aggiunge l'Assistenza sociale a numerose famiglie sfollate di guerra e a tante persone povere consistente in un aiuto puntuale destinato a stimolare le capacità di auto-sussistenza.
Dal 2002 ad oggi, ha assunto anche la gestione dell'ASSISTENZA NUTRIZIONALE organizzata in Parrocchia nei due Refettori sostenuti precedentemente dalla CARITAS. I bambini malnutriti attualmente assistiti sono in media un migliaio.
Grazie all'aiuto e al coinvolgimento progressivo di amici che hanno sentito il dovere di impegnarsi in questa grande azione umanitaria, è stato possibile realizzare anche tante altre opere benefiche:
Nel 2003-2004
La costruzione della Grande Sala-Refettorio per i bambini malnutriti, assieme alla nuova Chiesa di BUHOLO (Settore Nord della Parrocchia di Kadutu)
L'avvio della Scuola Elementare MATENDO che attualmente accoglie 645 alunni. Quando il progetto sarà portato a termine ne potrà accogliere 1.200.
Nel 2005-2006 :
La costruzione della nuova grande Sala-Refettorio di KADUTU – Centro
La Costruzione della Grande Sala di studio, incontri, conferenze per gli studenti di Kadutu
L'avvio di una speciale scuola di alfabetizzazione per il recupero di bambini e bambine dai 10 ai 15 anni non ancora scolarizzati e a rischio di diventare bambini e bambine di strada.
L'allestimento di un Mini-Stadio per i bambini di Kadutu
Inagurazione della grande chiesa di Buholo (capienza di 2000 fedeli) con il Vescovo Mons. Claudio Stagni della Diocesi di Faenza-Modigliana
I Filmati di p. Giovanni Querzani
 
 
 
 
 
La liberazione di BUKAVU

 

 

 
Assistenza sanitaria e
nutrizionale a Kadutu

 
 
 
 
 
14 giorni indimenticabili a Bukavu
 
 
 
 
 
Un grande dono per i bambini di Kadutu

 

 

Ricordi di un viaggio in CONGO

 
Colonie des vacances
N.A.Di.R. informa : presso la Parrocchia di Cahi (Bukavu) si organizzano campi estivi che prevedono momenti di gioco, di formazione, di preghiera, di aggregazione. I campi raccolgono circa 2.500 bambini e sono gestiti da 150 animatori. I canti e le danze possono durare ore ed ore creando un clima di gioia contagioso ed irrefrenabile che riesce anche solo per un momento a superare l'angoscia che attanaglia una popolazione tanto martoriata, quanto desiderosa di rinascere.
Un salario per gli insegnanti
N.A.Di.R. informa: Per gentile concessione di Padre. Giovanni Querzani (realizzazione Studio LISHAHIDI) N.A.Di.R. informa propone un filmato realizzato nel febbraio 2005 a Bukavu (R.D.C.) nel corso di una manifestazione pacifica organizzata dagli insegnanti congolesi a rivendicare il diritto di essere regolarmente pagati dall'allora Governo di transizione.
"Noi reclamiamo dal nostro Governo una giusta ripartizione delle grandi ricchezze del nostro Paese.
Vogliamo dire al mondo intero che da troppo tempo siamo sfruttati e martirizzati da un sistema governativo oppressivo ed ingiusto"


I Martiri di Buyengero 1 ottobre 1995 – Burundi Diocesi di Bururi
N.A.Di.R . informa: Viene diramata una tremenda notizia in tutte le missioni Saveriane che operano nella zona dei Grandi Laghi: nella parrocchia di Buyengero sono stati rinvenuti i corpi senza vita di Padre Aldo Marchiol , di Padre Ottorino Maule e della collaboratrice laica Katina Gobert che da anni operavano a favore della popolazione burundese colpita dalla tragica guerra che ha devastato tutta la zona dei Grandi Laghi. La notizia ha suscitato grande emozione e sgomento trasformandosi in un forte richiamo alla radicalità evangelica della vita missionaria. Padre Giovanni Querzani ci propone il documento video relativo alla celebrazione cattolica in onore dei martiri.
Il grido degli innocenti (1990-94)
N.A.Di.R . informa: si ringrazia Padre Giovanni Querzani per averci fornito un documento tanto importante quanto crudo, tanto che ci troviamo costretti a segnalare che per la crudezza e la violenza delle immagini proposte la visione è consigliata ad un pubblico adulto e preparato, ma crediamo fermamente che solo attraverso la divulgazione dell'informazione vera che a volte può presentarsi difficile da affrontare, si possa creare quella coscienza collettiva che sola può evitare che tali tragedie abbiano a ripetersi.
Il Rwanda, un Paese dove la povertà di ogni giorno si fonda con la gioia di vivere, un Paese di gente laboriosa, semplice e cordiale, ma che nella sua storia nasconde antiche oppressioni, pesanti discriminazioni. Dopo secoli di supremazia Tutsi, favorita dalla colonizzazione belga, nel 1959 gli Hutu si ribellano e prendono in mano la guida del Paese volto verso l'indipendenza.
Nel 1990 i figli degli esuli Tutsi, militanti nell'esercito ugandese, si organizzano come forza militare autonoma "Il Fronte Patriottico Ruandese" e sferrano l'attacco contro il Rwanda per riacquisire il potere... è la guerra che porterà al genocidio (si contano più di 1 milione di morti)
Il dramma di un popolo - Goma 1994
N.A.Di.R . informa: si ringrazia Padre Giovanni Querzani per averci fornito un documento tanto importante quanto crudo, tanto che ci troviamo costretti a segnalare che per la crudezza e la violenza delle immagini proposte la visione è consigliata ad un pubblico adulto e preparato, ma crediamo fermamente che solo attraverso la divulgazione dell'informazione vera che a volte può presentarsi difficile da affrontare, si possa creare quella coscienza collettiva che sola può evitare che tali tragedie abbiano a ripetersi.
I 150.000 abitanti di Goma (Zaire) situata alla frontiera Nord-Ovest del Rwanda non immaginano che sta per iniziare un'altra pagina di quel terribile dramma che da anni dilania il popolo ruandese.
Il 14 luglio 1994 migliaia di profughi ruandesi si accalcano alla frontiera per cercare scampo nel territorio zairese. Siamo all'epilogo della guerra che da 3 anni e mezzo sta insanguinando il randa.
Ritorno a Goma (2002)
N.A.Di.R . informa: 17 gennaio 2002, una giornata come tante altre … tranne che per quelle colonne di fumo grigiastre che si sono alzate ai piedi del vulcano Nyiragongo, il magma cresce silenzioso insinuandosi sotto la "pelle" della montagna, poi, all'improvviso fuoriesce alle porte della città di Goma da quattro diverse bocche inondando tutto e tutti, distruggendo ogni cosa o essere vivete che gli si pari dinanzi. Il fuoco avanza e la gente è costretta a lasciare i villaggi portando con sé tutto ciò che può raccogliere in fretta: è un popolo che sa resistere a tutto, anche all'assurdo. È un popolo che riesce a conservare dignità e coraggio anche nella fuga. Il rientro dei superstiti viene supportato dall'azione umanitaria dell' Assoc. di Volontariato Solidarietà-Muungano Onlus , il cui impegno si rafforza dal gemellaggio con l'Assoc. Omonima Mungano-Solidarité di Goma nata dalla comunità di base in collaborazione con i Missionari Saveriani e Missionarie Laiche presenti a Goma da 25 anni.
Per informazioni potete scrivere a: missioneoggi@saveriani.bs.it
 
I rifugiati di Bibwe
N.A.Di.R. informa : maggio 1993 – Nord-Est Kivu (R.D.C.) – la tensione tra Hutu e Tutsi, latenti da lunghi anni, sono esplose esprimendosi in una tragica lotta aperta che ha coinvolto tutta la popolazione. Le tensioni latenti sono state indubbiamente e deliberatamente utilizzate per motivi politici scatenando una ferocia inaudita che ha cominciato a mietere vittime (si contavano ai tempi circa 2000 omicidi tra la popolazione civile), violenze e massacri, incendi e conseguente distruzione sino all rifugiati di Bibweannientamento di interi villaggi.
Per gentile concessione di Padre Giovanni Querzani , ci ha offerto la possibilità di rendere pubblico un documento da lui stesso realizzato, documento che oltre a mostrarci la ferocia della guerra, ci propone l'azione tesa alla riconciliazione che la Comunità missionaria ha tentato di operare muovendosi in carovana tra la gente nel bel mezzo di un conflitto spaventoso: il nostro passaggio suscita soddisfazione e gioia, come se portassimo la pace tanto sospirata.
Per informazioni potete scrivere a: missioneoggi@saveriani.bs.it

 
Simposio Internazionale per la pacificazione del Congo
27 febbraio - 1 marzo 2001
N.A.Di.R. informa a Butembo, provincia del Nord Kivu, erano circa trecento i pacifisti europei, in maggioranza italiani, ma anche da Spagna, Germania, Svezia, Belgio, Francia, Stati Uniti, che hanno dato vita alla fine di febbraio, nella città di Butembo, regione del Nord Kivu, Repubblica democratica del Congo, ad un grande incontro popolare che è stato anche un simposio sulla pace e i diritti umani in Africa (in sigla SIPA), organizzato da un cartello di organizzazioni della società civile locale – molto vivace e determinata a dispetto del clima di violenze e intimidazioni che regna nella zona – nonché delle chiese cattolica e protestante. L'evento è stato sostenuto in Italia dalle associazioni "Beati i costruttori di pace", "Operazione colomba" e "Chiama l'Africa", non nuove a questo genere di attività avendo ad esempio organizzato nel dicembre del 1992 la famosa marcia per la pace a Sarajevo (ed essendo oggi impegnate in diversi scenari di conflitto tra cui il Chiapas e la Cecenia).
Il SIPA ha avuto un epilogo che può essere considerato a buon diritto storico. Proprio al termine della grande preghiera ecumenica, con la quale si sarebbero dovuti chiudere i lavori, sul palco issato di fronte alla cattedrale della città è salito Jean Pierre Bemba, presidente del Fronte di liberazione del Congo. Un documento di grande valore storico che p.Giovanni Querzani ci ha permesso di divulgare anche in considerazione dell'evoluzione che il movimento pacifista della società civile congolese, supportato dalle Organizzazioni Internazionali, è riuscito a perseguire: libere elezioni democratiche nel 2006.
"Chiedo perdono – ha detto alle decine di migliaia di persone stipate da ore sotto il sole il giovane, ricco e corpulento signore della guerra, rispondendo all'esortazione rivoltagli da monsignor Sikuli, vescovo di Butembo - Chiedo perdono per tutte le atrocità, le violenze e i saccheggi commessi dai miei soldati. E mi impegno a far rientrare immediatamente nelle caserme tutti i militari dislocati a Kiondo, Musienene e Maboya".

Une joyeuse randonnée
N.A.Di.R. informa : filmato realizzato da p.Giovanni Querzani c/o il centro disabili Heri Kwetu (Bukavu – R.D.C.). Una giornata dedicata ai bambini che vengono coinvolti in una gita: si respira aria di festa, quell'allegria che solo i bimbi sanno esprimere al di là della ferocia che negli ultimi anni li ha visti protagonisti in un Paese martoriato da una lunga guerra genocida.
"Tous les enfants du monde revent qu'une colombe emmènera la ronde vers un plus bel été" – Jean-Claude Giannadda


 

 

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