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clicca e guarda il filmato - N.A.Di.R. informa: "Ambiente. Che fare ? venerdì 2 febbraio 2007 c/o la Sala consiliare del Municipio di Anzola dell'Emilia (Bologna) si è svolto il 1° incontro della manifestazione tematica organizzata dal Comune di Anzola dell'Emilia: “Ambiente. Che fare ? Dai cambiamenti climatici ad un uso consapevole dell'energia” con la partecipazione di Loris ROPA – Sindaco; Mirna COCCHI – Assessore all'Ambiente, Viabilità e Attività produttive; Emanuele BURGIN – Assessore provinciale all'Ambiente; Danilo PEDRINI – Assoc. Ambientiamoci.
Luca Lombroso Meteorologo televisivo e Tecnico dell'Osservatorio Geofisico dell'Università di Modena e Reggio – ci parla dei cambiamenti climatici in corso e dell'utilizzo dell'energia stimolandoci a prendere coscienza “della lunga strada per Kyoto”.
www.comune.anzoladellemilia.bo.iti
www.lombroso.it
Luca Lombroso è nato nel 1964 a Novara. Dal 1987 è Tecnico presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio E. nel Dipartimento Ingegneria dei Materiali e dell'Ambiente - Osservatorio Geofisico . Meteorologo previsore (forecaster) e meteorologo televisivo ("broadcaster").
Ha una esperienza ventennale nelle previsioni ed osservazioni meteorologiche; ha partecipato a vari corsi e convegni, nazionali ed internazionali, in particolare a tutte le edizione delle ICAM (Conferenza Internazione di Meteorologia Alpina) fin dal 1988. >>>>segue www.lucalombroso.it
Il tempo in fattoria. Guida all'uso delle previsioni meteorologiche in campagna di Lombroso Luca
Effetto serra
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L' effetto serra è il risultato della presenza attorno ad un pianeta di un' atmosfera che assorbe parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo riscaldato dalla radiazione ricevuta dalla stella.
Il nome deriva per similitudine con quanto avviene nelle serre per la coltivazione, anche se il meccanismo alla base è differente.
In tale situazione, una parte della radiazione emessa dal suolo viene assorbita dall'atmosfera e riemessa in tutte le direzioni, quindi in parte anche verso il suolo. Ciò comporta che l'equilibrio radiativo del pianeta si fissi ad una temperatura maggiore di quella che si stabilirebbe in assenza dell'atmosfera.
L'effetto serra permette alla Terra di avere una temperatura media superiore al punto di congelamento dell' acqua , quindi consente la vita come noi la conosciamo.
Nel sistema solare , oltre che sulla Terra, il fenomeno è stato osservato su Marte , Venere e Titano .
Le sostanze che determinano l'effetto serra sul nostro pianeta, chiamati gas serra , sono principalmente vapore acqueo , anidride carbonica (CO 2 ), metano , ossido nitroso (NO 2 ) e ozono .
Dinamica del fenomeno sulla Terra
La Terra è investita da una enorme quantità di energia proveniente dal Sole . Al di sopra dell'atmosfera il flusso medio è stimato in 1366 watt per metro quadrato; questo valore è denominato costante solare . Di conseguenza, tenuto conto della superficie sferica del nostro pianeta, la potenza solare che viene indirizzata sulla Terra ha un valore di circa di 174 × 10 15 watt, ossia di 174 milioni di gigawatt . In altri termini, l'energia luminosa arriva sulla Terra al ritmo di 174 milioni di gigajoule al secondo. Si tratta di una quantità di energia di gran lunga superiore a quella complessivamente generata dall'uomo.
In condizioni di equilibrio la quantità di radiazione ricevuta è bilanciata da una eguale quantità riemessa in due modi:
riflessione (circa il 30% del totale, prevalentemente dalle nubi )
-
riemissione come radiazione di corpo nero (il restante 70%)
La radiazione non riflessa viene assorbita dall'atmosfera (16%), dalle nubi (4%) e dalla superficie terrestre e dai mari (51%), dove si trasforma in calore .
La Terra, come qualunque corpo caldo, emette una radiazione elettromagnetica la cui lunghezza d'onda è legata alla temperatura dalla legge di Wien . Alla temperatura della superficie terrestre, circa 287 ° K , l'emissione è nel campo dei raggi infrarossi a circa 10 micrometri .
L'atmosfera terrestre, che è trasparente alla luce visibile e all'infrarosso vicino, non lo è alla lunghezza d'onda di 10 micrometri, per cui solamente il 6% della radiazione riemessa riesce a sfuggire nel cosmo. Il resto viene assorbito e riscalda l'atmosfera, la quale a sua volta riemette energia.
La temperatura al suolo aumenta così fino a quando la quantità di radiazione che riesce a sfuggire compensa quella ricevuta dal Sole.
Una idea quantitativa delle energie in gioco è la seguente:
| Cause del calore terrestre |
Irraggiamento medio Watt / m² |
| effetto serra naturale | ca. 170 |
| effetto serra antropico | ca. 2,0 |
| irraggiamento solare | ca. 0,25 |
| geotermia vulcanica | ca. 0,20 |
Riscaldamento globale
| Per approfondire, vedi la voce Riscaldamento globale . |
L'attività umana ha intensificato l'effetto serra a partire dalla rivoluzione neolitica, grazie alla diminuzione della biomassa degli ecosistemi artificiali agricoli e dei loro suoli.
Un'impennata nella concentrazione di gas serra si è avuta con l'utilizzo di combustibili fossili, che ha intaccato le riserve geologiche di carbonio , e con la maggior produzione di metano dovuta ad un'esplosione dell'allevamento e delle colture a sommersione (per esempio il riso ).
Anche prodotti di sintesi, quali i clorofluorocarburi , contribuiscono all'intensificazione dell'effetto serra.
I paesi che emettono la maggior parte dei gas serra sono i paesi industrializzati, ma anche paesi in via di sviluppo stanno svolgendo un ruolo significativo: al primo posto per quantitativi di gas serra ci sono gli Stati Uniti d'America mentre già al secondo posto è la Cina .
Un primo tentativo di limitare l'alterazione climatica indotta dall'uomo è il Protocollo di Kyoto al quale alcuni paesi come gli Stati Uniti hanno deciso di non aderire, inizialmente citando studi in cui si metteva in dubbio la responsabilità delle attività antropiche, poi, nel 2005 , sostenendo che l'economia americana non sarebbe pronta ad effettuare la transizione verso un minore impatto ambientale.
Voci correlate
Bibliografia
Paul Crutzen . Benvenuti nell'Antropocene. L'uomo ha cambiato il clima, la Terra entra in una nuova era . Mondadori, 2005 . ISBN 8804537302 .
Collegamenti esterni
Fondazione Michelagnoli - Poster effetto serra (pdf 3,12 MB)
-
Energia e ambiente Fonte: OEW
-
( DE ) Der Treibhauseffekt - Arbeit im Rahmen des Abiturs 2005 über den globalen Klimawandel
Estratto da " http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_serra "
Protocollo di Kyoto
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Il Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia di ambiente sottoscritto nella città giapponese l' 11 dicembre 1997 da più di 160 paesi in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) ed il riscaldamento globale .
È entrato in vigore il 16 febbraio 2005 , dopo la ratifica da parte della Russia . Il 16 febbraio 2007 si è celebrato l'anniversario del 2° anno di adesione al Protocollo di Kyoto, e lo stesso anno ricorre il decennale dalla sua stesura.
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Termini e condizioni
Il trattato prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una drastica riduzione delle emissioni di elementi inquinanti ( biossido di carbonio e altri cinque gas serra , precisamente metano , ossido di azoto , idrofluorocarburi , perfluorocarburi ed esafluoro di zolfo ) in una misura non inferiore al 5,2% rispetto alle emissioni rispettivamente registrate nel 1990 (considerato come anno base), nel periodo 2008 - 2012 .
È anche previsto lo scambio (acquisto e vendita) di quote di emissione di questi gas.
Perché il trattato potesse entrare nella pienezza di vigore si richiedeva che fosse ratificato da non meno di 55 nazioni firmatarie, e che le nazioni che lo avessero ratificato producessero almeno il 55% delle emissioni inquinanti; quest'ultima condizione è stata raggiunta solo nel novembre del 2004 , quando anche la Russia ha perfezionato la sua adesione.
Premesso che l'atmosfera contiene 3 milioni di megatonnellate (Mt) di CO 2 , il protocollo prevede che i Paesi industrializzati riducano del 5% le proprie emissioni di quel gas. Il mondo immette 6.000 Mt di CO2, 3.000 dai Paesi industrializzati e 3.000 da quelli in via di sviluppo. Per cui con Kyoto dovrebbe immetterne 5.850 anziché 6.000, sul totale di 3 milioni: dato l'elevatissimo costo della riduzione è facile capire perché il protocollo non abbia raggiunto grandi adesioni.
Paesi aderenti
Adesione al Protocollo di Kyoto nel 2005. In verde gli stati che hanno firmato e ratificato il trattato, in giallo gli stati che lo hanno firmato ma non ancora ratificato. Australia e Stati Uniti hanno firmato ma hanno poi rifiutato di ratificare il trattato.
Nel novembre 2001 si tenne la Conferenza di Marrakech , settima sessione della Conferenza delle Parti. In questa sede 40 Paesi sottoscrissero il trattato. Due anni dopo più di 120 paesi avevano aderito, sino appunto alla detta adesione e ratifica della Russia, considerata importante poiché questo paese produce da solo il 17,6% delle emissioni.
I paesi in via di sviluppo, al fine di non ostacolare la loro crescita economica frapponendovi oneri per essi particolarmente gravosi, non sono stati invitati a ridurre le loro emissioni.
Nel dicembre 2006 gli stati aderenti erano 169
| Per approfondire, vedi la voce Protocollo di Kyoto (Nazioni aderenti) . |
Paesi non aderenti
Tra i paesi non aderenti figurano gli Stati Uniti , responsabili del 36,1% del totale delle emissioni (annuncio fatto nel marzo 2001 ).
In principio, il presidente Clinton aveva firmato il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma George W. Bush , poco tempo dopo il suo insediamento alla Casa Bianca , ritirò l'adesione inizialmente sottoscritta dagli USA.
Alcuni stati e grandi municipalità americane, come Chicago e Los Angeles , stanno studiando la possibilità di emettere provvedimenti che permettano a livello locale di applicare il trattato, il che comunque non sarebbe un successo indifferente: basti pensare che gli stati del New England , da soli, producono tanto biossido di carbonio quanto un grande paese industrializzato europeo come la Germania .
Anche l' Australia ha annunciato che non intende aderire all'accordo, per non danneggiare il proprio sistema industriale.
Non hanno aderito neanche Croazia , Kazakistan e Monaco .
Voci correlate
Collegamenti esterni
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