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Assoc. Medica Disturbi di Relazione

"associazione a carattere socio-sanitario  destinata  alla cura e alla prevenzione dei Disturbi del Comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità), inquadrabili nei Disturbi di Relazione, attraverso un'azione diretta sul territorio nazionale con allargamento nel Sud del Mondo attraverso missioni di interscambio "

 

gruppo multiculturale _presentazione

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<<<< Piano delle Azioni: specifiche di dettaglio
Azione 1 - Coordinamento e valutazione del progetto
 
Obiettivo:
L'azione di “Coordinamento e valutazione del progetto” rappresenta una modalità di lavoro innovativa e sperimentale proposta dal CSV VOLA BO alle organizzazioni di volontariato, finalizzata a garantire la realizzazione delle diverse azioni previste e a rafforzare la “rete” fra i diversi soggetti.
Gli obiettivi specifici dell'azione sono:
•  supportare la realizzazione delle azioni che compongono il progetto “L'arte della comunicazione: insegnando si impara, imparando si insegna”, monitorando lo stato di avanzamento del progetto in ogni sua fase, individuando in tempo reale gli elementi di criticità, apportando le soluzioni ed i miglioramenti necessari;
•  consolidare il rapporto di “rete” fra le diverse organizzazioni di volontariato, attraverso un confronto periodico e lo scambio costante di informazioni;
•  valutare i risultati ottenuti attraverso la realizzazione delle attività previste.

 

Destinatari:
I destinatari dell'azione di “Coordinamento e valutazione “ sono i volontari che operano all'interno delle azioni previste dal progetto.
 
Modalità di erogazione:
L'azione di “Coordinamento e valutazione del progetto” sarà realizzata attraverso le seguenti modalità operative:
•  incontri periodici del “ Gruppo di Coordinamento ”, composto dai referenti operativi delle Azioni previste all'interno del progetto;
•  incontri periodici del “ Comitato di Pilotaggio ”, composto fra tutte le diverse organizzazioni e associazioni partecipanti al progetto.
Gruppo di Coordinamento.
Attività:
•  programmazione di dettaglio delle azioni del progetto;
•  integrazione fra le diverse azioni progettuali;
•  monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto;
•  individuazione degli elementi di criticità;
•  individuazione delle soluzioni operative;
•  implementazione dell'attività di valutazione.
Tempi:
sono previsti 4 incontri nell'arco della durata del progetto.
Comitato di Pilotaggio.
Attività:
•  supervisione generale del progetto, in un'ottica di condivisione degli obiettivi del progetto e di rafforzamento della rete;
•  individuazione di possibili collegamenti con altre attività e progetti proposti dal CSV.
Tempi:
sono previsti 2 incontri nell'arco della durata del progetto.
Prodotti (eventuali):
Report degli incontri dei due organi individuati.
Risultati attesi:
Azioni progettuali realizzate nei tempi previsti.
Obiettivi progettuali raggiunti.
Maggior consapevolezza del ruolo sociale del volontariato.
Maggior consapevolezza del lavoro di rete.
Ruolo del volontariato:
L'azione trasversale di “Coordinamento e valutazione del progetto” prevede la partecipazione attiva delle organizzazione di volontariato, all'interno degli organi previsti: Gruppo di Coordinamento e Comitato di Pilotaggio.
 
 
Azione 2 – Conoscersi per cambiare
 
Obiettivo:
L'idea progettuale è quella di favorire la conoscenza delle risorse presenti sul territorio e del loro operare attraverso la redazione di una guida. Tale guida riteniamo essere uno strumento utile per il lavoro degli operatori sia del terzo settore che del pubblico sociale, ma innanzitutto per i volontari che non potendo avere delle conoscenze approfondite sulla complessità del fenomeno migratorio hanno bisogno di strumenti semplici ed immediati per poter fornire delle indicazioni utili alle persone che si rivolgono alle associazioni.
Anche se molte informazioni sono reperibili tramite internet riteniamo che la redazione di una guida cartacea faciliti l'accessibilità alle informazioni anche a quei volontari che hanno poca dimestichezza con il web.
Destinatari:
Volontari degli sportelli, associazioni di volontariato che operano con gli immigrati.
Modalità di erogazione:
1) Attivazione di un percorso di valutazione.
Si richiederà agli operatori ed alle associazioni che hanno ricevuto la prima edizione della guida di segnalare eventuali imprecisioni o riflessioni sulla metodologia applicata.
Modalità operative:
•  individuazione sul territorio delle realtà che operano con le persone immigrate (in primis le associazioni di immigrati);
•  identificazione di indicatori sui quali basare le modifiche/integrazioni alla guida, elaborati sotto forma di questionari;
•  invio dei questionari alle associazioni, realtà, istituzioni, etc.
•  raccolta dei questionari.
Durata: gennaio 2007 – marzo 2007
 
2) Formulazione di una metodologia condivisa per la redazione della guida sulla base dei risultati del percorso di valutazione.
Modalità operative:
•  lettura ed interpretazione dei dati;
•  elaborazione di una proposta metodologia per l'implementazione e l'aggiornamento della guida.
Durata: aprile 2007 – maggio 2007
3) identificazione prassi di lavoro e modalità di intervento.
Attraverso il lavoro di rete con le associazioni e la consulenza legale si costruiranno oltre a metodologie condivise anche prassi e procedure utili a dare un supporto ai volontari sul come operare.
Modalità operative:
•  identificazione ambiti di intervento (es. lavoro, casa, normativa);
•  definizione modalità di intervento condivise relative ai diversi ambiti;
•  stesura di sezioni specifiche da inserire all'interno della guida.
Durata: gennaio 2007 – maggio 2007
4) Ricerca sulle fonti.
Si individueranno ulteriori realtà ed organizzazioni oltre a quelle già fornite dall'Osservatorio delle Immigrazioni.
Modalità operative:
•  ricerca documentale;
•  verifica attività erogate
•  inserimento all'interno della guida.
Durata: gennaio 2007 – maggio 2007
5) Implementazione di nuovi capitoli.
Saranno aggiunti nuovi capitoli in riferimento ai siti internet che si occupano di immigrazione e alle associazioni di immigrati presenti a Bologna con particolare attenzione alle associazioni di donne immigrate. Saranno approfonditi gli aspetti che riguardano la salute e il lavoro.
Modalità operative:
•  ricerca ed approfondimento siti utili;
•  selezione siti da inserire all'interno della guida.
Durata: gennaio 2007 – maggio 2007
6) Riedizione Grafica.
Attraverso l'ausilio della grafica si migliorerà l'accessibilità delle informazioni anche da parte dei cittadini non italofoni.
Modalità operative:
•  identificazione veste grafica;
•  identificazione capitoli della guida;
•  stesura prima bozza della guida;
•  confronto con le associazioni, le istituzioni e più in generale gli organismi coinvolti.
Durata: giugno 2007 – luglio 2007
7) Edizione 2007-2008.
Prima della nuova edizione saranno contattate le associazioni per la verifica dei dati registrati in seguito si procederà alla condivisione dei dati per inserirli sulla pagina web del sito di VOLA BO che riguarderà il tavolo immigrazione.
Modalità operative:
•  stesura finale della guida;
•  confronto definitivo con le associazioni, le istituzioni e più in generale gli organismi coinvolti.
Durata: luglio 2007 – settembre 2007
Prodotti (eventuali):
Pubblicazione Guida.
Risultati attesi:
I risultati attesi sono:
1) Promozione delle realtà che operano sul territorio.
2) Maggiore informazione dei volontari.
3) Facilitazione del servizio offerto dai volontari tramite l'ausilio della guida.
4) Rafforzamento del lavoro di rete delle associazioni coinvolte.
Ruolo del volontariato:
I volontari saranno coinvolti nella fase di valutazione e progettazione della nuova edizione.
 
 
Azione 3 – Di chi stiamo parlando?
 
Obiettivo:
Offrire una formazione di base a chi opera nel settore dell'immigrazione.
Destinatari:
Migranti e cittadini di associazioni di volontariato e di promozione sociale operanti nell'ambito dell'immigrazione.
Modalità di erogazione:
Il percorso formativo si articola nei seguenti incontri:
1° incontro introduttivo
Il fenomeno migratorio in Italia ed in Europa. Richiedenti asilo, rifugiati e migranti: quali differenze. Il ruolo dell'Unione europea in tema di immigrazione. L'evoluzione normativa in Italia. Motivazioni ed aspettative. Organizzazione dei gruppi di lavoro e distribuzione di materiale.
Metodologia didattica:
•  lezioni teoriche frontali;
•  presentazioni di casi;
•  scambio e confronto con i partecipanti.
Durata: 3 ore
2° incontro: ingresso e soggiorno in italia
L'ammissione dello straniero nel territorio italiano; la programmazione dei flussi; condizioni e requisiti per l'ingresso. Il permesso di soggiorno, il procedimento per il rilascio e l'eventuale suo rifiuto, il contratto di soggiorno, conversione del permesso di soggiorno, durata del permesso di soggiorno, rinnovo, la carta di soggiorno.
Metodologia didattica:
•  lezioni teoriche frontali;
•  presentazioni di casi;
•  scambio e confronto con i partecipanti.
Durata: 3 ore
3° incontro: Disciplina del lavoro dei cittadini non comunitari
L'ingresso per motivi di lavoro e la programmazione dei flussi, la procedura, il trattamento dei lavoratori stranieri, il trattamento previdenziale, la perdita del lavoro e l'iscrizione nelle liste di collocamento.
Metodologia didattica:
•  lezioni teoriche frontali;
•  presentazioni di casi;
•  scambio e confronto con i partecipanti.
Durata: 3 ore
4° incontro: salute e assistenza sociale
Il diritto alla salute e alla assistenza sanitaria. Iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale ed iscrizione facoltativa. Assistenza sanitaria degli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale; soggiorno per cure mediche e per motivi di salute.
Metodologia didattica:
•  lezioni teoriche frontali;
•  presentazioni di casi;
•  scambio e confronto con i partecipanti.
Durata: 3 ore
5° incontro: istruzione e formazione
Il diritto all'istruzione degli stranieri, l'obbligo scolastico e le misure per il diritto allo studio, immigrati studenti universitari.
Metodologia didattica:
•  lezioni teoriche frontali;
•  presentazioni di casi;
•  scambio e confronto con i partecipanti.
Durata: 3 ore
6° incontro: L'immigrazione irregolare e l'allontanamento dal territorio dello Stato
Immigrazione irregolare e clandestina. La repressione penale dell'immigrazione clandestina. Il respingimento. L'allontanamento dal territorio. Il trattenimento nei CPTA. Il rimpatrio. Il ricorso contro le espulsioni.
Metodologia didattica:
•  lezioni teoriche frontali;
•  presentazioni di casi;
•  scambio e confronto con i partecipanti.
Durata: 3 ore
incontro: gli sportelli per l'immigrazione
L'esperienza a Bologna: tavola rotonda con rappresentanti dei diversi sportelli.
Durata: 3 ore
Prodotti:
Report e raccolta dei documenti distribuiti dai relatori. Sarà inoltre approfondita la ricerca di materiali aggiornati sulla condizione giuridica dei migranti e sarà predisposto un dossier con i materiali raccolti. Tale materiale sarà a disposizione di tutte le OdV, all'interno del sito web www.volabo.it .
Risultati attesi:
I volontari acquisiscono gli strumenti necessari per operare in un settore connotato da una particolare complessità normativa ed acquisiscono informazioni sui servizi cui indirizzare i migranti a seconda delle necessità.
Ruolo del volontariato:
I volontari partecipano all'organizzazione degli incontri.
 
 
Azione 4 – A Squola di italiano
 
Obiettivo:
Qualificare l'intervento dei volontari di scuole di italiano per stranieri.
Destinatari:
Volontari di scuole di italiano.
Modalità di erogazione:
L'azione prevede due cicli di interventi formativi (di primo e di secondo livello) diretti ad insegnanti volontari di corsi di italiano per stranieri.

 

FORMAZIONE DI PRIMO LIVELLO
1° incontro – durata: 2 ore
Individuazione delle esigenze degli studenti e formulazione del percorso didattico. La gestione di classi disomogenee.
2° incontro - durata: 2 ore
Ricerca e creazione di materiale didattico.
3° incontro - durata: 2 ore
Metodi di insegnamento e utilizzo di strumenti didattici.
4° incontro - durata: 2 ore
Creazione di gruppi di lavoro. Quale grammatica insegnare?
Modalità didattiche:
•  lezioni frontali;
•  lavori di gruppo per la predisposizione e la condivisione di strumenti di lavoro.
FORMAZIONE DI SECONDO LIVELLO
1° incontro - durata: 2 ore
Esercizi sulle abilità linguistiche: comprensione e produzione scritta e orale.
2° incontro - durata: 2 ore
Creazione di materiale ed utilizzo degli strumenti didattici.
3° incontro - durata: 2 ore
Quale grammatica insegnare? Somministrazione del lessico.
4° incontro - durata: 2 ore
Cooperative learning. Test di verifica.
Modalità didattiche:
•  lezioni frontali;
•  lavori di gruppo per la predisposizione e la condivisione di strumenti di lavoro.
Prodotti (eventuali):
Il materiale prodotto dai docenti e dai volontari diventerà una guida ad uso di tutti i volontari operanti in questo settore.
Risultati attesi:
L'offerta di corsi pubblici di lingua italiana risulta insufficiente rispetto alla domanda, allo stesso tempo è necessario che l'azione dei volontari sia qualificata e non si traduca in un momento – seppur molto importante – di conoscenza reciproca tra italiani e stranieri. Dal percorso formativo ci si attende pertanto una qualificazione degli operatori e delle rispettive organizzazione attraverso l'adozione degli strumenti necessari per intervenire in modo efficace (creazione di una mini biblioteca per gli operatori, elaborazione comune di test di ingresso e di chiusura dei corsi di lingua, definizione comune degli obiettivi formativi etc..).
Ruolo del volontariato:
I volontari partecipano all'organizzazione degli incontri.
 
 
Azione 5 – Salute & Informazione
 
Obiettivo:
•  attuare azioni sperimentali per favorire la conoscenza reciproca e l'aumento delle competenze e conoscenze dei volontari;
•  coinvolgere in attività di volontariato persone migranti;
•  creare una serie di laboratori che possano continuare autonomamente in seguito.
La formazione si compone in due unità distinte inserite in 3 cicli, il 3° ciclo sarà la riedizione del 1° condotto dalle persone formate dal 2° ciclo, in modo da instaurare un “ciclo virtuoso”.
1° ciclo: Creazione di un laboratorio esperienziale destinato a tutti i cittadini (migranti e nativi); disomogeneo per: cultura, religione, luogo di nascita ed omogeneo per espressione di disagio derivante dalle dinamiche del sociale distoniche ad una buona qualità di vita. Il disagio va dall'espressione di disequilibrio psico-fisico alla ipersensibilizzazione cui consegue malessere. Il gruppo verrà condotto da tecnici in grado di favorire l'interazione interpersonale, utilizzando passaggi di conoscenze reciproche, superamento di dinamiche gruppali devianti e induttrici di malessere, attraverso tecniche psicologiche favorenti un'adeguata interazione gruppale, il tutto per passare e veicolare una serie di informazioni attraverso l'esperienza diretta nel gruppo.
N° incontri = 5 di 2 ore ciascuno condotto da due operatori tecnici (medico e psicologo)
2° ciclo: Creazione di un gruppo di formazione per i soggetti ritenuti idonei uscenti dal primo ciclo e per coloro che intendono operare nell'ambito delle strutture destinate all'accoglienza (operatori, volontari). Il gruppo sarà disomogeneo per: cultura, religione, luogo di nascita ed omogeneo per obiettivo: formazione di operatori in grado di interagire adeguatamente con la realtà migrante e con l'accoglienza del territorio, capaci di interagire al di là di pregiudizi e paure indotte.
N° incontri: 8 di 2 ore ciascuno condotto da due operatori tecnici (medico e psicologo)
3° ciclo: il 3° ciclo sarà la riedizione del 1° condotto dalle persone formate dal 2° ciclo.
Destinatari:
Laboratorio esperienziale : migranti e nativi esprimenti il disagio relazionale che deriva dal sociale, operatori e/o aspiranti volontari sensibili alla problematica.
Gruppo di formazione: operatori e volontari orientati ad interagire nell'ambito delle strutture destinate all'accoglienza.
Modalità di erogazione:
1° CICLO - L aboratorio esperienziale , inteso come composto da tutte le persone, migranti e non, che si rivolgono ai Centri (messi in rete dal progetto in questione) a superamento del malessere variamente espresso derivante dalla condizione sociale creata dal fenomeno migratorio e per avere aiuti e informazioni generali sui servizi offerti dalla nostra Città.
2° CICLO - G ruppo di formazione , inteso come il gruppo che usufruisce del percorso di formazione allo scopo di interagire adeguatamente con la realtà migrante e con l'accoglienza del territorio, capaci di interagire al di là di pregiudizi e paure indotte, con acquisizione delle informazioni utili da offrire all'utenza. Vi è la possibilità che queste persone debitamente preparate possano a loro volta condurre successivi laboratori esperienziale.
Prodotti:
Produzione una modalità di formazione autoalimenta.
Produzione di schede divulgative in ambito sanitario.
Produzione di materiale video divulgativo destinato alle realtà che operano nel settore e alla cittadinanza tutta (azione di diffusione, internet e satellite, oltre che proiezioni con annessi dibattiti – seminario finale).
Produzione di articoli divulgativi a tema destinati alle realtà che operano nel settore e alla cittadinanza tutta (possibile distribuzione a mezzo della rivista Mediconadir già riconosciuta dall'OdG Emilia-Romagna).
Risultati attesi:
Miglioramento delle condizioni di vita sul territorio con abbattimento di pregiudizi e paure fuorvianti e stimolanti malessere sociale ed individuale. Possibilità di creare un nuovo approccio formativo aperto sia ai migranti che entreranno così nella fase progettuale ed operativa, come ai nativi. Il tutto tramite la creazione e lo sviluppo dei 2 gruppi, oltre al possibile materiale divulgativo derivante dall'operazione di cui sopra.
Ruolo del volontariato:
Montaggio delle videoriprese.
Approntamento rivista.
Accoglienza ed organizzazione della sala destinata alla formazione.
Divulgazione a mezzo seminari, proiezioni e dibattiti: preparazione, organizzazione, pubblicizzazione.
 
 
Azione 6 – Comunicare attraverso il teatro
 
Obiettivo:
Sensibilizzare l'opinione pubblica al tema delle migrazioni nella città di Bologna, dando voce agli immigrati che vivono sul territorio e che, pur tuttavia, sono coinvolti in un processo di inserimento difficile, poiché destinato a scontrarsi con stereotipi e pregiudizi radicati nell'immaginario sociale degli italiani. L'obiettivo del laboratorio teatrale sarà dunque valorizzare la propria cultura d'origine e la storia di vita personale. Pertanto, attraverso un agire dialogico con la popolazione italiana, si mirerà a rappresentare alcune problematiche affrontate dall'immigrato sul nostro territorio, con l'obiettivo di favorirne il rispetto attraverso la conoscenza, ed essere così d'aiuto per un miglior inserimento.
Destinatari:
I destinatari del laboratorio teatrale saranno 20 persone di età compresa tra i 10 ed i 60 anni. La performance teatrale, affinché abbia il massimo di visibilità, potrà essere condotta all'interno del Festival Giardino dei Popoli o in altri festival e momenti di incontro cittadini (Festa delle Volontà associate, etc..)
Modalità di erogazione:
Creazione di un laboratorio di Teatro dell'Oppresso e realizzazione di una performance teatrale, partendo dall'esperienza raccontata durante gli incontri interculturali e intergenerazionali. Per permettere di realizzare questa performance "sensibilizzante" i partecipanti saranno coinvolti in prima persona, sia in fase di ideazione che di realizzazione dello spettacolo, affiancati da altri volontari già formati sulla tecnica del TdO, dando seguito alla trasmissione dell'esperienza vissuta. Si potrà poi mettere in scena lo spettacolo anche all'interno delle scuole, dei festival, etc...
L'azione prevede almeno 6 incontri (di almeno 3 ore ognuno) di interventi formativi sulla metodologia del TDO, tenuti da almeno due esperti di TdO.
Formazione di primo livello
1° INCONTRO - Le tecniche del TdO.
2° INCONTRO - Esercizi di TdO e brainstorming di gruppo volto ad individuare la tematica su cui lavorare.
3° INCONTRO - Esercizi di TdO e approfondimento della tecnica del teatro Forum.
4° INCONTRO Esercizi di TdO e redazione del testo da mettere in scena.
5° INCONTRO - Esercizi di TdO e prova di prima messa in scena del Forum
6° INCONTRO - Esercizi di TdO, laboratorio finalizzato alla scenografia e prova generale.
Prodotti:
Performance teatrale
Risultati attesi:
Contribuire all'aumento della consapevolezza dell'opinione pubblica sull'importanza della comunicazione e del dialogo interculturale e intergenerazionale. L'obiettivo specifico è dare l'opportunità agli immigrati di raccontare la propria storia, le origini, le aspettative, le difficoltà, le attuali condizioni di vita e la situazione di straniero in un Paese nuovo.
Avvicinare stranieri e nativi, attraverso una metodologia partecipante com'è il TdO, per incentivare la conoscenza dell'altro attraverso l'esperienza.
Sensibilizzare sia la popolazione nativa sia specifici gruppi di riferimento visti come "moltiplicatori" in grado di diffondere i temi del progetto, grazie alle attività di divulgazione proposte.
Ruolo del volontariato:
partecipazione attiva alla formazione e alla performance. Diffusione dell'iniziativa e dell'evento.
Azione 7 – Diffusione dei risultati
 
Obiettivo:
•  Informare l'opinione pubblica in merito alle attività promosse e realizzate dal volontariato.
•  Diffondere i risultati delle azioni del progetto.
Destinatari:
I destinatari della presente azione sono i volontari stessi, i neo-volontari e la cittadinanza.
Modalità di erogazione:
Convegno finale. Si prevede l'organizzazione di un evento conclusivo dove verranno presentati i risultati del progetto, saranno proiettati i filmati realizzati nel corso del progetto, sarà distribuita la nuova versione della guida e sarà realizzata una performance teatrale (preparata all'interno dell'azione 6, Teatro dell'Oppresso). Nell'evento sarà coinvolta tutta la cittadinanza, i volontari, le associazioni di immigrati, le istituzioni, etc.
 
Prodotti (eventuali):
Convegno conclusivo.
Risultati attesi:
•  Cittadinanza informata sul ruolo sociale del volontariato.
•  Maggiore coinvolgimento dei volontari all'interno delle azioni del progetto.
•  Consolidamento della rete fra le OdV coinvolte all'interno del progetto.
Ruolo del volontariato:
Coinvolgimento attivo dei volontari delle OdV coinvolte all'interno delle attività previste nelle fasi organizzative e realizzative.
 
 
Azione 8 – Comunicazione
 
Obiettivo:
•  Informare l'opinione pubblica in merito alle attività promosse e realizzate dal volontariato.
•  Promuovere le diverse iniziative progettuali.
•  Diffondere i risultati delle azioni del progetto.
•  Implementare la banca dati dei prodotti realizzati all'interno dei progetti.
 
Destinatari:
I principali destinatari dell'azione di documentazione del progetto di rete e dei risultati raggiunti sono:
•  gli operatori del Terzo Settore locale;
•  i principali stakeholders della rete di associazioni che hanno realizzato il progetto (utenti, finanziatori, committenti, fornitori, partners, concorrenti, collaboratori, volontari..);
•  le organizzazioni della rete;
•  la cittadinanza interessata.
 
Modalità di erogazione:
Nell'ambito dell'azione di progetto, la rete organizzerà la redazione e la realizzazione del materiale di documentazione secondo formati e tempistiche concordati con VOLA BO .
Nell'ambito dei servizi diretti di documentazione e di informazione, VOLA BO :
•  definirà il formato dei prodotti di documentazione del progetto di rete;
•  definirà le tempistiche di pubblicazione della documentazione inerente al progetto di rete;
•  coordinerà le fasi di pubblicazione del materiale di documentazione del progetto di rete tramite il sito www.volabo.it e la newsletter La Formica Alata
Prodotti (eventuali):
Comunicati stampa periodici relativi agli eventi e agli appuntamenti più rilevanti previsti dal progetto di rete, da pubblicare nelle sezioni “news” e “appuntamenti” del sito www.volabo.it e della newsletter Formica Alata.
Scheda di presentazione del progetto di rete da pubblicare nella sezione dedicata alla progettazione sociale 2007-2008 del sito www.volabo.it .
Versione web dei prodotti finali del progetto di rete (o dove non è possibile versione web di un promo o di una breve descrizione) da inserire nella vetrina web dei prodotti della progettazione sociale 2007-2008 del sito www.volabo.it .
Risultati attesi:
•  Visibilità delle azioni svolte nell'ambito del progetto di rete e delle associazioni che lo hanno realizzato.
•  Spazio di memoria, documentazione e valutazione dei risultati raggiunti e del rispettivo impatto sociale nel territorio locale.
•  Creazione di un database utile alla condivisione di criteri di qualità nella progettazione sociale locale e di definizione di buone pratiche locali.
 
Ruolo del volontariato:
Sarà assegnato ai volontari della rete il ruolo di redattori\redattrici del materiale di documentazione del progetto di rete secondo i formati e le tempistiche concordate con VOLA BO.
L'azione di documentazione di un progetto di rete si rileverebbe utile al volontariato locale in quanto spazio di riflessione e condivisione rispetto agli standard di qualità dell'azione volontaria e del rispettivo impatto sociale sul territorio di riferimento.

10. Valutazione:
 
All'interno del progetto “Chi sa insegni e chi ha imparato un'arte la comunichi” è prevista una fase trasversale (l'azione n. 1) di coordinamento e valutazione.
L'obiettivo dell'azione è fornire un supporto costante alle fasi realizzative del progetto e di mantenere il monitoraggio delle stesse, valutandone l'efficacia e la capacità di impatto sui destinatari.
L'azione di valutazione trasversale a tutto il progetto si realizzerà principalmente attraverso gli organi previsti:
•  incontri periodici del “ Gruppo di Coordinamento ”, composto dai referenti operativi delle Azioni previste all'interno del progetto. Sono previsti 4 incontri nell'arco della durata del progetto. Nel corso degli incontri si svolge un valutazione qualitativa e quantitativa delle azioni completate ed in svolgimento, nonché un controllo di congruità. Durante gli incontri i partecipanti vengono stimolati dal coordinatore e dal tutor del CSV a interpretare e valutare l'esito delle attività svolte, riflettendo in particolare sulla relazione tra risultati attesi (output) ed effetti generati sui volontari e sulla comunità sociale (outcome). In questo senso gli incontri del tavolo non sono finalizzati solo alla produzione del dato, ma alla promozione di soggetti collettivi capaci interpretare i dati, riconoscerli come propri e assumerne la responsabilità rispetto alle azioni successive. Al termine di ogni incontro il coordinatore redige un verbale ed un report che inoltra al tutor e ai componenti del “Gruppo di Coordinamento”.
•  incontri periodici del “ Comitato di Pilotaggio ”, composto fra tutte le diverse organizzazioni e associazioni partecipanti al progetto. Sono previsti 2 incontri nell'arco della durata del progetto.
•  Inoltre si prevedono incontri/colloqui fra tutor del Centro Servizi per il Volontariato e il coordinatore del progetto approvato . I colloqui avranno una cadenza mensile. Nel corso di questi momenti vengono verificati i progressi realizzati e il grado di avanzamento effettivamente conseguito dai progetti sia in termini di azioni che di budget economico.
•  E' inoltre prevista la p artecipazione del tutor del CSV ad azioni significative del progetto (corsi di formazione, eventi promozionali, convegni o attività celebrative organizzate, etc…).
•  Al termine del progetto si prevede la predisposizione di un report finale delle attività svolte e dei risultati raggiunti (e non).
Saranno inoltre predisposti strumenti valutativi per le diverse azioni previste all'interno del progetto. In questa fase progettuale vengono stilati indicatori generali che saranno oggetto di un'ulteriore definizione nel corso di svolgimento delle specifiche azioni.
Azione n. 2 – Conoscersi per cambiare
Attività previste:
•  Redazione nuova edizione della guida
Indicatori generali per la valutazione:
•  numero di associazioni coinvolte;
•  diffusione della guida;
•  grado di soddisfazione nell'utilizzo della giuda;
•  grado di efficacia dello strumento.
Azione n. 3 – Di chi stiamo parlando
Attività previste:
•  incontri formativi-informativi rivolti ai volontari.
Indicatori generali per la valutazione:
•  numero di volontari coinvolti;
•  grado di soddisfazione dei partecipanti.
Azione n. 4 – A Squola di italiano
Attività previste:
•  percorsi formativi.
Indicatori generali per la valutazione:
•  numero di volontari partecipanti alla formazione;
•  grado di soddisfazione dei partecipanti.
Azione n. 5 – Salute & Informazione
Attività previste:
•  laboratorio esperienziale;
•  gruppo di formazione.
Indicatori generali per la valutazione:
•  numero di volontari partecipanti agli incontri
•  grado di soddisfazione dei partecipanti.
Azione n. 6 – Comunicare attraverso il teatro
Attività previste:
•  performance teatrale.
Indicatori generali per la valutazione:
•  numero di volontari partecipanti alla performance;
•  grado di soddisfazione dei partecipanti.
Azione n. 7 – Diffusione dei risultati
Attività previste:
•  evento conclusivo.
Indicatori generali per la valutazione:
•  partecipazione all'evento finale;
•  grado di soddisfazione dei partecipanti all'evento.
Azione n. 8 – Comunicazione
Attività previste:
•  apertura di uno spazio dedicato al progetto all'interno del sito internet www.volabo.it ;
•  realizzazione di materiale informativo;
•  utilizzo dello strumento informativo “La formica alata”;
Indicatori generali per la valutazione:
•  numero di accessi al sito;
•  richieste di fruizione ed utilizzo della “Formica alata”
•  grado di diffusione dei risultati.
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