presentazione libri
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Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli presentano: "Tango e gli altri"N.A.Di.R. informa : il 6 agosto 2007 a Vidiciatico – Lizzano in Belvedere (Bo) c/o il Cinema-teatro La Pergola nel contesto delle manifestazioni Il verde chiama il Noir abbiamo assistito alla presentazione sapientemente condotta da Lucia Castelli con l'ausilio del Partigiano Checcho, al secolo Francesco Berti Arnoaldi Veli , del nuovo libro di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli Tango e gli altri . |
Di questa cosa che chiami vita
N.A.Di.R. informa: propone la presentazione del libro di Brunetto Salvarani (teologo e giornalista – Diettore di “CEM Mondialità” e della collana della EMI “Parole delle fedi” – da anni impegnato nel dialogo interreligioso) e di Odoardo Semellini (operatore culturale c/o il Comune di Carpi, esperto di fumetti e cantautori) “Di questa cosa che chiami vita” – Il mondo di Francesco Guccini (Ed. Il Margine). Una sorta di piccola e lussureggiante enciclopedia gucciniana, “la più fedele biografia che mi riguardi” sono le parole di Francesco Guccini che ha accolto la presentazione presso il Mulino Guccini a Pàvana in un'atmosfera intima e carica della sua stessa essenza. Il mondo di Guccini, uno dei più imponenti cantautori del panorama musicale italiano, oltre che ottimo scrittore di noir, è un mondo vasto, multiforme, sorprendente, un mondo che ha rappresentato una sorta di modello ideale di riferimento per svariate generazioni. Il libro di Salvarani e Semellini intraprende un viaggio emozionante entrando nelle parole chiave della produzione musicale e letteraria dell'autore di “Dio è morto”, “Auschwitz”, “La locomotiva” ... da Anarchia a Dio, da Donne a Gatti, da Morte a Tempo, da Notte a Radici. |
Io, giullare da niente, ma indignato,
anch'io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile...
mio amico... » (Francesco Guccini)
Francesco Guccini, nato a Modena il 14 giugno 1940, è uno dei cantautori italiani più celebri e significativi del panorama musicale. Un artista eclettico e versatile, conosciuto ed apprezzato da almeno tre generazioni, a tutt''oggi, malgrado le rarissime apparizioni, viene riconosciuto anche dai più giovani come quel grande poeta che negli anni '70 del secolo scorso cantava il cambiamento attraverso i suoi racconti in musica della vita di tutti i giorni. La sua dimestichezza nell'uso del verso lo colloca nella schiera dei poeti contemporanei. Cantautore, menestrello, poeta, Guccini entra, di diritto, nella schiera dei cantautori che, alla stregua di Fabrizio De André hanno raccontato mezzo secolo di storia contemporanea >>> vedi Wikipedia
Loriano Macchiavelli è nato a Pioppe di Salvaro presso Vergato ( Bologna ) il 12 marzo 1934 , e si è diplomato a Bologna nel 1954 . Scrittore di pièces teatrali, racconti e romanzi polizieschi . I più famosi di questi raccontano delle investigazioni della coppia investigativa più originale del giallo italiano, Sarti Antonio, un poliziotto credibile, onesto e tenace, ma non particolarmente dotato nell'arte delle indagini, e Rosas, 'extraparlamentare', eterno studente universitario, una mente analitica degna dei polizieschi classici. La loro quasi forzata collaborazione, resa vivace dalla dialettica sociale e politica che è sottesa al loro rapporto, fa spesso luce sulle vicende di una umanità dolente e sconfitta. Come accadde per Sherlock Holmes, il personaggio di Sarti Antonio fu, ad un certo punto, ‘soppresso' dall'autore (in Stop per Sarti Antonio, Cappelli, 1987) ma poi, a furor di popolo, dovette essere riportato in vita. Di un caso letterario fu protagonista l'autore anche quando, in periodo di dispregio di lettori ed editori per i giallisti italiani, pubblicò con lo pseudonimo di Jules Quicher, “Funerale dopo Ustica” (Rizzoli, 1989), un best-seller presentato come scritto da "un esperto di problemi della sicurezza in una famosa multinazionale svizzera" e che affrontava, con gli strumenti della fiction, un evento drammatico della storia italiana, come il poliziesco, sino ad allora non era stato mai legittimato a fare. Lo stesso si può dire del successivo “Strage” (Rizzoli, 1990) uscito nel decimo anniversario della tragedia alla stazione di Bologna; e di “Un triangolo a quattro lati” (Rizzoli, 1992) che completa una ideale innovativa trilogia. Nelle storie di Machiavelli la città di Bologna è sempre personaggio comprimario, il territorio dove si svolgono i fatti non è mai solo uno sfondo. Intrigante e feconda la più recente collaborazione letteraria con Francesco Guccini .>>> vedi Wikipedia
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