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Addio amica sigaretta
Giuseppe Quercioli

Addio, amica sigaretta, ti lascio.
Il nostro amore, che dura da una vita, è finito.
Osservo il fumo che si dipana lentamente nella stanza verso l'alto, il mozzicone che si accorcia con lentezza di dolore che non vuole andarsene e la brace che diventa cenere.
Osservo l'amore che mi avvolge ragazzo e mitenne con se per lunghissimi anni.
Ne sono certo: non dimenticherò mai il sapore acre e pungente del primo “tiro”, seduti sul muricciolo della ferrovia, in attesa che passasse il treno che porta lontano i sogni di tante persone ... come dimenticarlo!
Eravamo in tre, della stessa età, con i calzoni corti, le ginocchia sbucciate e la peluria sotto il mento che stentava a farsi largo, imbrigliata da una foruncolosi che prudeva sulla pelle arrossata.
Il pacchetto, sgualcito e spiegazzato con 3 sigarette era miracolosamnete uscito dalla tasca di uno di noi, mentre un altro estrasse un fiammifero di legno con la capocchia color rosso vivo.
Il problema era, ora, di non sprecarlo e di accendere la prima sigaretta.
Il treno passò velocemente sulle rotaie che ballavano sulle traversien di legno. La fiammella del fiammifero balenò nel meriggio assolato ed intaccò la base della sigaretta.
La prima boccata toccò al sottoscritto... gli altri erano preda della paura, mentre la spavalderia apparse in me improvvisa ed irreale.
La prima boccata strozzò la gola, coem un nodo scorsoio, poi ... la tosse irruppe maledetta ed insistente, ma ... passè in fretta.
Osservavo gli altri come il vincitore di una gara troppo difficile da portare a termine e mi sentii grande e tanto importante!
Ora avevo deciso di lasciarla ... dopo una vita che l'avevo tenuta con me: era stata la compagna dei momenti tristi, di quelli allegri, dei giorni malinconici come di quelli intrisi di allegria.
Mi aveva tenuto compagnia nei momenti nei quali il pianto prendeva il sopravvento e le lacrime sgorgavano liberamente dai miei occhi.
Mi era stata compagna nei momenti di allegria, dopo una sana e gratificante scorpacciata, quando mi intrattenevo con gli amici, dopo avere trascorso un momento intimo con quella ragazza che aveva occhi da bambina ... nella pioggia, nel sole, nella neve, nel vento ...
Non si usciva di casa, qualsiasi fosse il momento o l‘occasione, senza quel pacchetto in tasca, lì, ben custodito e alla portata della mano frettolosa che lo avrebbe cercato impulsivamente. Potevo dimenticare le chiavi di casa, la patente di guida, ma ... quel pacchetto no, non lo dimenticavo ... era lì ben custodito nel fondo della tasca foderata della giacca.
Ora mentre la guardo spegnersi lentamente mi pare che i battiti del cuore rallentino, ho come l'impressione di “perdere qualche colpo”, ma ... ho deciso, o ... qualcuno ha deciso per me ?! Non ha importanza, io so solamente che una parte di me non mi avrebbe più fatto compagnia né in macchina, né allo stadio, nemmeno nelle notti insonni quando le palpebre non riescono a rimanere abbassate. Se ne sta andando una parte di me in una spirale di fumo che si allunga debole ... spicco di sole che inonda la stanza.
Addio, cara e amata sigaretta, non ti dimenticherò mai, sarai sempre con me, nei miei ricordi

 

 

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